La floridissima scena underground nostrana dedita a perseguire il culto dell’heavy psych/doom/stoner, saluta il come back della band romana Black Rainbows. Supermothafuzzalicious è più diretto e “raw” rispetto al suo predecessore Carmina Diabolo; meno space e più stoner rock roccioso, viscerale e senza fronzoli. Sembra un pochino il percorso intrapreso dai Monster Magnet di Dave Wyndorf con l’album Dope To Infinity. Lì lo snellimento del sound regalò alla band americana un buon successo di pubblico (si era negli anni ’90, in piena esplosione stoner); noi non possiamo far altro che augurare la stessa cosa alla band capitanata da Gabriele Fiori, dato che la qualità di questo nuovo album è dannatamente buona, ponendoli definitivamente ai vertici della scena nazionale. Si diceva dell’approccio più diretto, alla Fu Manchu/Nebula quando si mettono a fare gli Stooges del periodo Raw Power: paradigmatici in tal senso sono i primi due brani, Burn Your Nation e Behind The Line, profondamente rock’n’roll, dall’impatto sfacciatamente MC5. È proprio il Detroit sound il motore che alimenta l’intero disco, ascoltare l’attacco di Lady, boogie assatanato sparato in orbite siderali. Il vertice assoluto è però Mastermind, dove le influenze space rock tornano prepotentemente a galla (così come nella coda di Solar System) andando a fondersi alla perfezione con l’hard r’n’r indiavolato suonato dai nostri e creando un brano stoner perfetto. A chi storcerà il naso per questa sterzata hard/blues/r’n’r suggeriamo di ascoltare il disco prima di emettere giudizi: siamo certi che molti apprezzeranno.
[box title=”Black Rainbows – Supermothafuzzalicious! (Longfellow Deeds, Heavy Psych Sounds, 2011)” color=”#5C0820″]
Tracklist
burn your nation | behind the line | mastermind | feel the beat | solar system | lady | mother of the sun | brain circles | i love rock n roll | cosmic flower blues [/box]