giovedì, Novembre 21, 2024

Camilla Sparksss – For you the wild: la recensione

Barbara Lehnhoff lascia gli svizzero canadesi Peter Kernel e si auto-battezza con un nuovo moniker. Camilla Sparksss, dopo un breve ep d’assaggio pubblica su African Tape il primo full lenght intitolato “For you the wild”, e sembra muoversi a suo agio nel territorio di una dancetronica alienante che strizza l’occhio a sonorità Cold Wave senza rinunciare ad un impatto punk-pop di una certa urgenza. Un contrasto efficace, tra synths facili come un videogame e una drum machine rozza, artigianale e di derivazione post-industrial,che procede di pari passo con una produzione che ha il pregio di rimanere a metà tra l’approccio confidenziale e la spersonalizzazione cyber. La Lehnhoff comunica un certa “cuteness”; sarà per il suo aspetto, per la voce incerta, tutti fattori che vengono prontamente disattesi da una furia interiore capace di incendiarsi e di infiammare gli animi di chi ascolta con un attacco elettronico-sensoriale decisamente perturbante. “For you the wild” è in fondo un lavoro isolazionista e punk, poco importa se i mezzi per esprimere rabbia sono i patterns elettronici, i videogames, la micromusic, la cold wave o come diavolo vogliate chiamare la frammentazione della prassi performativa. La ribellione è ormai un territorio interiorizzato e procede dallo spazio privato a quello virtuale, non ci sono troppe alternative, il racconto è ormai quello tra persona e device.

 

Donatella Bonato
Donatella Bonato
Veneta, appassionata di tutti quei suoni che alterano la percezione, si è laureata in storia dell'arte nel 2010 e alterna la scrittura critico-musicale al lavoro per alcune fondazioni storiche.

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