Ormai è ufficiale: il morbo mefitico del weird lo-fi garage ha contaminato anche i cugini d’oltralpe. I primi ad essere infettati furono i più conosciuti J.C. Satan (un 7” sulla “nostra” Shit Music For Shit People, due Lp, di cui uno in dirittura d’arrivo, per l’americana Slovenly), poi via via una lunga serie di sgangheratissimi gruppi (Shiva and the Dead Man, Trans Upper Egypt). Ora è il turno dei Catholic Spray, from Paris. Immaginate il garage psych sguaiato e caracollante di Thee Oh Sees e Demon’s Claws, unito alla maledizione dell’eiaculazione precoce del miglior punk di periferia, ed avrete un primo quadretto della situazione. Ma non è tutto: Amazon Hunt (disco d’esordio fuori in questi giorni dopo uno split tape EP diviso con gli Zyklon Beach) è infarcito di bordate di synth disturbanti e psicotiche, ai confini col noise (Tu Ne Serai Jamais Un Vrai Hell’s Angels, che apre il disco) ed è impossibile non ricordare una band antesignana di tali sonorità come gli Screamers. La voce, urlata-isterica-incazzosa, ma anche – a tratti – affabile e sorniona, è quasi sempre effettata, dando l’impressione di provenire da uno sci-fi movie di serie B degli anni 70. Il disco si divide così tra lisergiche declinazioni e reinterpretazioni strafatte del credo Rocky Erikson (The Ghost From My Grave, Knights Lamentation) ad assalti all’arma bianca in pieno stile lo-fi punk (Homosexual Shrimps) a concessioni più melodicamente scassone (Hate My Soul, la più catchy del lotto). Quando si arriva al ritmo zoppo con la chitarrina quasi jingle jangle di Monsters Eat Monsters si comprende che, oggigiorno, di musica così genuinamente rock’n’roll e indipendente in giro non c’è né. Lunga vita, dunque, ai reietti del weird sparsi in giro per il mondo.