Neil Young insieme a Promise of The Real, la band californiana di Lukas Nelson, ha registrato una nuova canzone intitolata “Children of Destiny” che oltre alla diffusione attraverso le svariate piattaforme digitali, può contare su un trionfale (è il caso di dirlo) videoclip prodotto dalla Shakey Pictures (la casa legata ai documentari e ai film di Young, inclusi quelli diretti da Jonathan Demme) e dalla DHNY Production. Registrato ai Capitol Studio a Hollywood e prodotto da The Volume Dealers, ovvero lo stesso Young insieme a Niko Bolas, il brano conta su un’orchestra di 56 elementi, 62 musicisti in tutto compresa la band, che suonano all’unisono nella fanfara conclusiva. Il brano è mixato e registrato da Al Schmitt mentre gli archi sono arrangiati, orchestrati e diretti, oltre che co-prodotti, da Chris Walden, lo stesso che ha collaborato con artisti come Michael Bublé, Diana Krall, Jennifer Hudson, Paul Anka, e Christopher Cross.
A prima vista sembra un video scandito da immagini patriottiche, complice l’incedere innodico e marziale della musica, ma è ovviamente un’immagine allo specchio e un sentimento di attaccamento alla terra e alle proprie radici che con la ragion di stato ha poco a che vedere, come nello stile del nostro. Attraverso le immagini frequentative si vede l’avvicendarsi delle proteste civili, le città devastate dalle guerre, il Capitol Building a Washington DC, la cattedrale di San Basilio a Mosca, la Freedom Tower a NY, la Mecca in Arabia Saudita. Uno sguardo a 360 gradi, non privo di amarezza, verso la nostra civiltà, con le liriche che ancora una volta sembrano puntare all’elegia ambientalista.