Paul Jung è un giovane e promettentissimo fotografo di moda Britannico che realizza in realtà degli interessanti studi su forma e movimento. Basta pensare che alcuni suoi scatti sembrano più soffermarsi sulle caratteristiche geometriche e costruttive del design e che allo stesso tempo ha realizzato una serie di Cinemagraphs (quelli di cui parlavamo per il video di Ian & Cooper realizzato sul brano di Joel Compass) che esaminano appunto il movimento come una serie di successive sovrapposizioni, un’idea non dissimile da un video di moda che Jung ha realizzato per Isaora durante la campagna del 2012, lavorando proprio su textures e movimento dei vestiti, ricreato per giustapposizione e con una divisione del quadro tripartita, grazie all’utilizzo della tecnica split screen. La stessa di cui si serve per il nuovo video di Emily King, “Distance”, più concentrato sulla resa ultrapop dei colori e l’utilizzo di una serie di oggetti con la solita attenzione alla forma, al design e all’astrazione del dettaglio. Con un procedimento non dissimile a quello pensato da Michelangelo Antonioni per il noto e bistrattato video di Fotoromanza, Jung cerca una diretta analogia narrativa tra liriche e immagini, anzi tra connotazione della parola e oggetti, un aspetto che qui sembra più “bello” e digeribile rispetto al video di Antonioni, per l’illusione astratta e concettuale che lo split screen offre allo spettatore in forma più immediata, ma che al contrario ci fa capire quanto fosse rivoluzionario il video realizzato per Gianna Nannini, nel costruire un percorso che non era affatto lineare.