martedì, Novembre 5, 2024

Ennio Morricone, parte da Firenze il nuovo tour: La storia dei brani più belli

(foto di copertina, Gonzalo Tello, wikimedia commons)

Ennio Morricone, il maestro.

Torna sui palchi italiani per festeggiare 60 anni di onorata carriera. La prima data è quella fiorentina al Mandela forum, il 2 marzo 2018, per poi continuare a Torino, Milano e a Giugno tre appuntamenti romani nella suggestiva cornice delle Terme di Caracalla. Ne parliamo da questa parte con il calendario completo.
La setlist proposta per questo tour ha caratteristiche diverse dai concerti del passato, come ha dichiarato Morricone, ed è una macchina collaudatissima, considerato che la tournee ha già toccato 30 diverse città in tutta Europa.
I brani proposti durante l’evento generalmente includono alcuni brani tratti dai film di Sergio Leone che non erano stati inclusi nelle tournee precedenti, oltre ad alcune incursioni tarantiniane che dialogano bene con il repertorio “western” morriconiano, i grandi classici e numerose “perle rare” che fanno parte del vastissimo repertorio del compositore romano.

Uno dei brani eseguiti durante il “60 YEARS OF MUSIC WORLD TOUR“ è H2S. Il titolo è lo stesso del film di Roberto Faenza girato nel 1969 e sequestrato per ragioni politiche fino al 1971, anno della sua distibuzione effettiva. Tra sci-fi e grottesco, il film di Faenza accoglie questo splendido brano di Morricone fondato su quel registro ostinato, sostenuto dal piano e che fa parte della semantica di alcuni capolavori come “Metti una sera a Cena”, ma qui la  dimensione è diversa, molto più ariosa,  “comica” e allegra e non crea la tensione erotica del brano scritto per il film di Patroni Griffi; è uno splendido recupero che fa parte di una delle pagine meno viste del nostro cinema.

Chi mai” è invece un brano che ha avuto molte vite. Il suo nucleo originario è all’interno della colonna sonora scritta da Morricone per “Il grande silenzio”, il film di Corbucci uscito nel 1968. Torna poi in versione completa nella colonna sonora di “Maddalena”, film del polacco Jerzy Kawalerowicz uscito nel 71, per poi splendere nella versione con le liriche scritte da Carlo Nistri e interpretata da Milva, nell’album a lei “dedicato” da Ennio Morricone, una delle collaborazioni più belle dei primi anni settanta.

Il brano, sarà incluso in una nuova versione durante gli anni ottanta, nel film “Le professionel” (Joss il professionista, 1981) del francese Georges Lautner.

Oltre ai brani dai film di Tornatore come “Volti e Fantasmi” (La Migliore Offerta), “Ribellione” (Baaria) e “The Best offer“, tratto da “La Migliore offerta”, viene dedicato uno spazio speciale per alcune colonne sonore; è il caso di “Metti Una sera cena“, dalla quale la setlist prevede la title track, “Love Circle” e “Croce d’amore“, ma anche della ampia sezione Western, che da “Il buono, il brutto, il cattivo” passa per “Giù la testa” e “C’era una volta il west“, per approdare alla colonna sonora di “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino.

Da segnalare la presenza della bellissima “Bestiality” scritta per la colonna sonora de “La cosa” di John Carpenter, una delle colonne sonore più potenti e sperimentali del maestro Morricone.

L’eredità Ferramonti” è un’altra delle bellissime colonne sonore scritte da Ennio Morricone negli anni settanta, dal quale normalmente viene eseguita “irene-dominique“, tema struggente e romanticissimo, con quelle venature tragiche che contraddistinguono lo stile Morriconiano più crepuscolare. Non è un caso che nelle setlist venga spesso connessa ad un brano altrettanto tragico come “Do dreams go on“,  tratto dalla colonna sonora scritta per la co-produzione italo-russa “La tenda rossa”, diretta alla fine degli anni sessanta da Mikhail Kalatozov.

L’ultima sezione del concerto è dedicata ad un ampia ricognizione tra i suoni e le note di una delle colonne sonore di maggior successo di Ennio Morricone, The Mission, nominata agli Academy Awards del 1986. Con quest’opera Morricone conquista il Golden Globe per la migliore colonna sonora originale e il premio BAFTA destinato alla migliore colonna sonora; dobbiamo ricordare che “The Mission” è stata selezionata come 23ª migliore colonna sonora del cinema americano dall’American Film Institute.

I tre bis generalmente comprendono un bellissimo brano tratto da Queimada (Abolisson), la colonna sonora dell’omonimo film di Gillo Pontecorvo a cui si sono alternati nelle precedenti date europee brani come “La luz prodigiosa“, scritta per il film di Miguel Hermoso sulla guerra civile spagnola e interpretata da Dulce Pontes.

Non mancheranno sicuramente le sorprese, come la possibile esecuzione di “The Untouchables” dall’omonimo film di Brian De Palma.

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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