Tre la numerose edizioni speciali acchiappacitrulli del Record Store Day, una merita la nostra attenzione. È il disco limitato (in parte già in rete) di “Death Disc”, nuovo brano di Gemma Ray realizzato nientemeno che insieme ad Alan Vega (Suicide).
Tra le iniziative della Bronze Rat per affrontare il mercato interno all’RSD il brano nasce come molti della Ray per solo organo e voce e una bassline di Ed Turner, che durante le session decide di aggiungere una parte di drum machine in stile Suicide; una sovrapposizione che piace alla Ray da sempre abbacinata dagli amori adolescenziali che finiscono in tragedia nello stile di molte girl band iconiche tra il 50 e il 60 (Shangri-las in prima linea), come a voler accentuare un contrasto interno tra temi e suoni di quell’era, con una produzione più scura e brutale. Occasione che la Ray non si lascia sfuggire chiedendo ad Alan Vega stesso di collaborare in una narrazione che in qualche modo citi i dialoghi narrativi proprio delle Shangri-las ma in versione maschile e direttamente emersa dall’inferno. La parte di Alan viene registrata al N.Y. Hed di NYC da Matt-Verta-Ray, già produttore di Gemma per “A shame about Gemma Ray” e il tutto viene mixato in seguito al Candybomber Studio a Berlino, dove Gemma vive per diversi mesi all’anno, facendosi aiutare da un mago come Ingo Krauss, noto per il suo lavoro al Conny Plank studio, marchio di fabbrica di un certo rilievo per i suoni oscuri del brano. A tutto questo Gemma fa aggiungere alcuni elementi orchestrali che emergono a metà brano, un’esplosione quasi distonica, registrata insieme alla Filmorchester di Babelsberg.
Metà del disco (Motorbike) è già disponibile su Soundcloud, ed è splendido