Giorgie D’Eraclea, giovane cantautrice valtellinese, fonda il progetto Giorgieness nel 2011 e da quel momento in poi, condivide il palco con artisti come Cristina Donà, Edda, Tre allegri ragazzi morti, Morgan, solo per citarne alcuni tra cui si inseriscono due nomi internazionali come The Kooks e Savages.
L’esordio arriva nel 2013 con Noianess, ep prodotto da Luigi Galmozzi e Andrea Maglia già con Tre Allegri ragazzi morti e Manetti. Questo “Non ballerò” è un singolo che oltre alla title track contiene una cover di Nick Cave tratta da Abattoir Blues. Cannibal’s Hymn serve effettivamente da banco di prova; inciso a bassissima definizione e con approccio live il brano rivela le capacità vocali e comunicative di Giorgie, la cui voce forse ancora troppo “giovane” in termini timbrici non fa alcuno sconto in termini di potenza.
Non Ballerò è invece una ballad emotivamente invernale, tutta giocata sul consueto svenamento sentimentale da stadio (accendini inclusi) molto mainstream, un po’ “Maria de Filippi”, un po’ lacrime da talent show, ma realizzata con ottimo gusto, non fosse altro per l’approccio minimale che non corre troppi rischi con arrangiamenti eccessivi e altre derive orrende. Non resta che attendere l’esordio sulla lunga distanza previsto per il 2016; sicuramente Giorgie si trova in una condizione molto più protetta rispetto ad artisti italiani di grande talento che fanno fatica a trovare date decenti. Garantiscono Hub Music Factory e Ja.la media activities, è l’Italia. In ogni caso i migliori auguri.