Giulia Villari si esibirà dal vivo il prossimo Giovedi 24 settembre alle ore 21:30 nel giardino del Monk Club a Roma per gli ultimi fuochi di Female Cut rassegna legata alle attività dell’associazione femminile di promozione sociale con lo stesso nome e che organizza eventi a tutto tondo dove le donne sono il propellente principale.
Ma l’occasione è qualcosa in più di una chiusura estiva, perchè Giulia festeggerà l’uscita di Coral Red, brano che anticipa il suo nuovo lavoro prodotto da Sante Rutigliano, ancora in fase di lavorazione, e che è stato inserito nella colonna sonora ufficiale dell’imminente “Io e lei“, il nuovo film di Maria Sole Tognazzi interpretato da Margherita Buy e Sabrina Ferilli.
Dopo aver partecipato come seconda voce nel singolo “Bellezza” dei Marlene Kuntz, Giulia Villari si era fatta conoscere grazie ad una serie di concerti in Italia e all’estero ricevendo per questo un riconoscimento dal MEI di Faenza come “Miglior live” del 2009. River è il suo album d’esordio, pubblicato nel 2011 e prodotto da Rob Ellis, batterista, co-autore di alcune canzoni di Pj Harvey, oltre che produttore per artisti come Anna Calvi e Marianne Faithfull.
Abbiamo chiesto a Giulia alcune cose sul suo nuovo corso, sulla lavorazione del nuovo album e naturalmente su Coral Red.
Sono passati quattro anni da River e stai lavorando al tuo nuovo album. Ci racconti un po’ il percorso che ti ha portato alle nuove canzoni e cosa ci dobbiamo aspettare a livello di suoni, approccio e produzione?
La scrittura delle nuove canzoni è venuta da sé, un po’ come sempre è avvenuto. Non ho mai propriamente avuto un progetto in mente. Si potrebbe dire che questo nuovo disco è una collezione di diversi momenti, che ho voluto esprimere a partire da una mia esigenza, attraverso parole e musica e in modo molto naturale. Quando poi mi sono resa conto di avere raggiunto un numero cospicuo di composizioni, ho cercato qualcuno che volesse far nascere insieme a me il mio progetto, qualcuno che potesse portare qualcosa di nuovo a quello che io avevo già precedentemente provato e fatto. E così dopo una lunga ricerca sono approdata alle persone con cui ho prodotto e suonato il nuovo disco, con cui abbiamo lavorato per cercare di dare un taglio più ricercato al mio sound. Non abbiamo abbandonato il rock&roll ma abbiamo tentato di andare un po’ oltre, verso un suono più originale e contemporaneo.
“Coral Red” è il titolo di uno dei brani del nuovo disco che sarà inserito nell’imminente film di Maria Sole Tognazzi, “Io e lei”. Puoi raccontarci qualcosa in più di questa collaborazione?
Sono molto felice di questa collaborazione, non mi era mai capitato prima di avere la mia musica in un film! Non vedo l’ora di sentirla risuonare dalle enormi casse di un cinema, sarà sicuramente molto emozionante!
La collaborazione è nata in modo molto semplice, nel senso che sono stata contattata dal montatore del film Walter Fasano perché stavano cercando una voce femminile. Gli ho fatto sentire sia le cose vecchie che quelle nuove a cui stavo lavorando e lui ha scelto una tra le nuove, “Coral red” appunto. L’ha montata sulla scena e l’ha fatta sentire a Maria Sole, a cui è piaciuta. E così è andata!
Il brano vede la produzione artistica di Sante Rutigliano. Hai collaborato con lui per l’intero album? Cosa ha cambiato nella tua musica l’esperienza di un musicista che ha lavorato molto nella produzione di colonne sonore per il cinema?
Si, ho collaborato con lui per l’intero album! Sante è pugliese ma vive a Roma da molti anni oramai, ci conoscevamo da tempo ma non avevamo mai fatto qualcosa insieme. Mi ha stupito l’intesa, niente affatto scontata, che abbiamo raggiunto in pochissimo tempo sul piano musicale: in tre mesi abbiamo praticamente chiuso la pre-produzione delle nuove tracce senza che mai avessimo suonato insieme prima d’allora. Sante è abituato a lavorare con le sovrapposizioni di voci e strumenti, un valore che credo abbia aggiunto anche alle mie canzoni.
L’ascolto di Coral Red fa immaginare una Giulia Villari diversa dall’approccio più urgente e muscolare di River, è un caso o l’album esplora sonorità meno rock rispetto al passato?
Si, probabilmente come dici tu l’approccio è meno urgente e muscolare: direi che il mood che si respira nel mio nuovo progetto è più romantico e sognante, avvolgente, vintage. In realtà sono caratteristiche che c’erano già in alcuni episodi del disco precedente – penso alla canzone “Teach me your love” ad esempio. Sono molto soddisfatta del lavoro che Sante ha fatto sul suono delle chitarre e dei synth che stavolta saranno decisamente presenti, ma anche di quello di Simone Prudenzano sulle batterie, che abbiamo provato a far suonare in modo il più possibile non scontato. Anche la voce è decisamente più libera e ogni tanto mi lascio andare anche a qualche virtuosismo: il modo in cui canto è una delle cose che è più cambiata in questo ultimo periodo.
Con quale formazione suonerai per il live di presentazione al Monk Club?
Non sarà una vera e propria presentazione perché ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che il disco esca, ma sarà l’occasione per proporre dal vivo e per festeggiare in modo un po’ ufficiale la nuova canzone, “Coral red”, che uscirà tra pochissimo con la soundtrack del film “Io e lei”. Sarò sola, voce e chitarra, come spesso mi è capitato nell’ultimo periodo e come ormai amo portare dal vivo le mie canzoni.