domenica, Dicembre 22, 2024

Mirko Guerrini e Massimo Ottoni; l’ombra di Pinocchio

Venerdì 8 luglio 2011 – ore 21.30 – ingresso 5 euro / Chiesa di Bonistallo – Poggio a Caiano – Prato

Dedicata ai “temi dell’infanzia nella musica dei grandi”, l’edizione 2011 del Festival delle Colline continua venerdì 8 luglio alla Chiesa di Bonistallo, Poggio a Caiano: da vedere e da ascoltare lo spettacolo “L’ombra di Pinocchio” (ore 21 – 5 euro), in cui la musica di Mirko Guerrini, tra i più ispirati jazzisti italiani, incontra l’estro di Massimo Ottoni, ombrista, light-artist e sand artist, con le sue mirabolanti composizioni live. “L’ombra di Pinocchio” è la naturale evoluzione del rapporto che da anni lega i due. Si sono conosciuti mettendo in scena il Cirko “live” e da allora non si sono più persi di vista: straordinaria la capacità narrativa di Ottoni, l’interplay e la capacità di assecondare il “visionario” Guerrini, che sogna di poter scrivere per immagini in movimento e di dare luci e ombre alle sue musiche. L’idea di mettere in scena Pinocchio realizza il desiderio di contestualizzare lo spettacolo. E quale migliore occasione di una fiaba che si presta a letture diverse? Il titolo già svela in qualche modo l’intento: rileggere le avventure del celebre burattino senza tralasciare quei significati un po’ oscuri, quelle metafore vaghe e volutamente “sinistre” e quei personaggi solo apparentemente marginali. Ad esempio il serpente che Pinocchio incontra quando esce di prigione, e che lo getta in bocca agli assassini…. Oppure il Pescecane (con la “P” maiuscola) che si pensa fosse una metafora di Collodi per indicare il potere totalitario, quello malato, brutto, che ti divora e divora tutto quello che hai, compresa la famiglia. E che in seguito diviene una Balena, animale più rassicurante, con i fanoni al posto delle tre file di denti, quasi a nascondere appunto le “ombre” scure della storia. Ottoni utilizza come strumento di pittura prevalentemente la sabbia, tecnica che già di per sé tende a sfuocare i contorni, e lasciar spazio a mille sfumature: tra una scena e l’altra sapienti “crossfade” rapiscono lo spettatore in una storia dove tutto è possibile. Guerrini dal canto suo, mette in gioco tutti i suoi amori musicali, a partire dal pianoforte, che per la prima volta suona dal vivo, per arrivare ai strumenti più congeniali come il sax, condendo il tutto attraverso un impiego non troppo invasivo dell’elettronica, giusto traguardo del viaggio che dal “gesto” del disegno a mani nude arriva a far passare l’emotività attraverso un processore. L’ombra di Pinocchio è una produzione Festival delle Colline 2011. Visto il prezzo contenuto – 5 euro – i biglietti non sono disponibili attraverso i consueti circuiti di prevendita. E’ possibile prenotarli sul sito ufficiale www.festivaldellecolline.com e ritirarli la sera stessa degli spettacoli, senza aggravio di spesa.

 

Redazione IE
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