Lo staff di Indie-eye si scusa per il disservizio di queste settimane; stiamo riorganizzando l’archivio, selezionando il materiale per i nuovi podcast e valutando l’apporto di una serie di collaborazioni intrecciate. Indie-eye riprenderà il flusso di pubblicazione non appena possibile e con lo stesso spirito. Perchè un progetto possa considerarsi sostenibile e possa mantenere un alto livello qualitativo, al di là e soprattutto oltre il sistema delle autocelebrazioni che si leggono di questi tempi per rivendicare una “resistente indipendenza”, è necessario far interagire una serie di condizioni che al momento non sono presenti. Indie-eye non ha innescato quel meccanismo ricattatorio tipico delle riviste specializzate che accettano soldi dalle etichette di settore cosi da orientare inevitabilmente gli effetti della ricerca e i risultati della critica. Indie-eye ha acquisito una visibilità davvero notevole in questo anno di attività; per rispetto nei confronti dei lettori, dei musicisti che hanno preso parte al progetto, e dei curatori stessi, è necessario trovare una soluzione e un equilbrio sostenibile. Per qualsiasi informazione potete scrivere a info@indie-eye.it. La foto del post è di Joern Straten ed è tratta dal suo splendido Dlounge – digital design diary