Capita spesso, ultimamente, che alcuni fra gli eventi più interessanti presentati nella capitale abbiano come location, guarda caso, Lecce. Dopo il Festival del cinema europeo, Roma fa da megafono all’Italia Wave Love Festival, nella cornice della piccola e raffinatissima Libreria Bibli di Trastevere, gli organizzatori, assieme ad alcuni rappresentanti delle istituzioni pugliesi e ai principali partner dell’evento, hanno dialogato per una conferenza stampa molto ricca, non poteva essere altrimenti di fronte ad un evento che si presenta vario, interdisciplinare, di dimensioni piuttosto impressionanti. Certo, impressionanti, tenuto conto che il programma veramente vasto sarà articolato in una città relativamente piccola come Lecce, la provincia salentina è già meta turistica apprezzata in Italia e non solo, come ha sottolineato l’assessore alla cultura e turismo Massimo Alfarano, l’appeal di Lecce come città turistica e culturale è in crescita grazie ad accordi vantaggiosi come quello con Ryanair, tuttavia, organizzare un evento di queste dimensioni, un festival non-stop di quattro giorni, non è stata cosa facile. Tutti scherzano sulla location, l’organizzazione si direbbe divertita dall’idea di spostare lo storico Italia Wave (in Toscana con 3-4 ore di macchina il bacino d’utenza, affermano, raggiungeva i 20000000 di persone) in una città dalla quale, si schernisce il direttore artistico Mauro Valenti “si raggiunge facilmente Foggia”, tuttavia, di fronte alla singolarità della scelta, il festival più popolare d’Italia si è attrezzato, l’organizzazione è studiata nel dettaglio (la Wave Card con agevolazioni dal 10 al 17 luglio come l’accordo con gli aeroporti pugliesi), oltretutto è stato proprio nell’ambito del progetto Puglia Sounds, programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale, che il festival è stato per così dire invitato nella città di Lecce. Più di un inviato domanda il perché dell’abbandono della Toscana, non si tratta di un vero e proprio abbandono, tiene a ripetere Valenti, proprio in Toscana, infatti, è stata organizzata una festa per il venticinquesimo anno di Italia (fu Arezzo) Wave, una festa dedicata fondamentalmente ai fedelissimi del festival, c’è anche da dire che il direttore artistico, evocando ironicamente anche la possibilità di un Lollapalooza italiano, considera l’eventualità di rimanere a Lecce se tutto dovesse funzionare particolarmente bene. Veniamo al festival nei (numerosi) particolari, a presentare ci sarà Mixo (Radio Capital) e Federica Gentile (Radio 2 e Rai News), proprio su Rai Tv sarà trasmesso il festival per intero, curata lo streaming, la sezione Cult Wave e conservati tutti i file per almeno un anno. Gli artisti internazionali comprenderanno due esclusive italiane, Kaiser Chiefs e Paolo Nutini, con una formula, sembrerebbe, particolarmente economica (Valenti sostiene che un biglietto Ryanair più l’ingresso costeranno meno di uno show a Londra dei singoli artisti) da non dimenticare Lou Reed, l’incredibile settantenne con una band d’eccezione, e Emel Mathlouthi e Oudaden artisti affermati nel Mediterraneo, Tunisia e Marocco. Fra gli Italiani, Verdena e Giovanni Lindo Ferretti, quest’ultimo nella cornice atmosferica dell’alba a San Cataldo. Ricordare tutti i (validi) artisti che parteciperanno all’Italia Wave è quasi impossibile, con una panoramica veloce cito a memoria EX-Otago, Ardecore, Perturbazione, Almamegretta, Sud Sound System, gli emergenti Playontape e Tobia Lamare and The Sellers (band leccesi selezionate da Puglia Sounds Second Wave), dj come Ralf ad Elettrowave (rassegna elettronica al Livello Undiciottavi di Trepuzzi) o Populous (impegnato, assieme agli altri, nel seminario per dj all’Univeristà del Salento), HO Petroleum allo Scipione Ammirato e innumerevoli altri. Italia Wave non è solo musica, oltre ai già citati corsi dell’Università del Salento, fra suono e fotografia, saranno numerosissime le tavole rotonde, cinema, riciclo (per tutti: i venticinque anni di Dylan Dog, la rassegna Horror e Made in Carcere), i partner che hanno reso possibile l’evento sono altrettanto numerosi, si passa da Smemoranda a Busta a MTV con un posto speciale, come da tradizione, per XL di Repubblica. Basta? Non basta, è davvero difficile rendere giustizia al festival snocciolando qualche nome, l’evento è variegato, dunque ognuno sarà attratto dalle situazioni che gli sono più congeniali, consiglio accorato è quello di visitare il sito www.italiawave.com per approfondire, sviscerare il programma, se le aspettative sono queste, a fine conferenza stampa, non sarà possibile ignorare l’evento, persino a 3 ore da Foggia.