venerdì, Novembre 15, 2024

Kate Bush, un nuovo album?

La si può definire eccessivamente perfezionista, o forse semplicemente un po’ eccentrica, fatto sta che Kate Bush è una che si fa un po’ pregare per quanto riguarda le release di nuovi dischi. Eppure, solo pochi mesi dopo Director’s cut, in cui sono rivisitati successi tratti dai precedenti The Red Shoes e The Sensual World, il mondo della musica rumoreggia su un suo possible nuovo album di inediti. A mettere la pulce nell’orecchio ai fans ci ha pensato Mark Poston, un dirigente di EMI Australia. In un’intervista con il Sidney Star Observer, Poston avrebbe riferito che un nuovo disco potrebbe uscire questo novembre, mettendo però già le mani avanti e precisando che con Kate “non si può sapere niente per certo, perché lei lavora secondo i suoi ritmi”. Forse Poston ha usato un eufemismo, Kate non mette piede in uno studio di registrazione da sei anni: il suo ultimo cd di inediti, Aerial, risale al 2005. Pare appunto che sia perché la cantautrice britannica sia particolarmente attenta a consegnare al pubblico un prodotto perfetto, e questo spiegherebbe anche la sua allergia ai live, che in quanto tali non possono mai essere perfetti. E’ vero anche che la sua ultima apparizione su un palco, nel 1979, è stata segnata da un lutto, la morte del suo tecnico delle luci, caduto dall’altezza di sei metri al Palladium di Londra. Si è parlato dunque, per la Bush, di una paralisi da palcoscenico causata dallo shock. L’ipotesi ventilata da Poston potrebbe rivelarsi dunque una trovata pubblicitaria malcelata, un falso allarme, vista la reticenza di Kate Bush a donarsi al suo pubblico in qualsiasi forma. Tuttavia, lei stessa un paio di mesi fa, al release di Director’s cut, avrebbe dichiarato che il materiale per un nuovo disco di inediti c’era tutto. Non ci resta dunque che attendere.

Elena Chiara Mitrani
Elena Chiara Mitrani
Elena Chiara Mitrani adora scrivere, per parlare di musica e di altre storie. Senza esserci mai stata ama l'Islanda, le sue cuffie verdi, le Moleskine e i libri, quelli di carta, che non si sa per quanto tempo ancora li useremo.

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