Nati nel 2010 grazie agli incontri di Filippo Coraci, Paolo Copparoni e Giovanni B. Maraschini a base di rock e rythm & blues presso gli studi SoundLab di Bologna, i Korach & Blue Vibrations dopo una serie di esperienze live, tra cui quelle al CastelFranco Blues Festival e al Blues Balues di Bologna realizzano “Takin’ a look inside you”, primo full lenght di inediti cantato integralmente in inglese e aderente al modello consolidato di alcune formazioni statunitensi anni ’90, il loro è un sound che per certi versi recupera quella formula compatta e “fm oriented” che sta tra una versione alleggerita dei temple of the dog e i languori di Lenny Kravitz, si prenda ad esempio una traccia come Late for this life, assolutamente pertinente in questo senso. Nell’assetto complessivo emerge una certa cura per i dettagli, è il caso dell’organo di Alessio Coppola presente in Better at Home e nella title track, il violoncello di Claudia Testa in My Inner fire e in generale la slide visionaria di Filippo Coraci (Korach) che in più di un episodio ha una notevole capacità di traino. Quello che manca è una coesione di fondo nell’amalgama di tutti questi elementi, sembra più un’incertezza dovuta ad una produzione sottotono che alle caratteristiche compositive dei brani, tutti comunque di un buon livello.
[box title=”Korach & Blue Vibrations – Takin’ a look inside you (Autoprodotto – 2012)” color=”#5C0820″]
Korach & Blue Vibrations su myspace
Tracklist:
Butterly rebel soul | Better at home | Torture me | takin’ a look inside you… | Late for this life | My inner fire | Black horses (ghost outro) [/box]