Quarto lavoro per i Lords Of Altamont, garage band di L.A. formata dall’ex organista dei Fuzztones Jake Cavaliere. Devo dire che, pur essendo un amante del genere, i signori di Altamont nelle precedenti uscite non mi avevano mai fatto saltare dalla sedia; li ho sempre considerati discretamente, ma non abbastanza validi da poter emergere da quell’oceano infinito rappresentato dalle miriadi di garage r’n’r bands che infestano il globo. Questo per dire che Midnight To 666 è sicuramente il loro lavoro più riuscito, carico di devastante energia dall’inizio alla fine. Forse il motivo di tale successo sta nell’aver abbandonato le residue ed effimere velleità hard rock che ogni tanto aleggiavano nei precedenti lavori, in favore di un’adesione totale e spregiudicata ai dettami di un furioso sixties garage punk selvatico, ibridandolo con la carica proto-punk in puro stile Motorcity di bands come Stooges e MC5. A proposito dei primi, è vero che il riff di Gettin High assomiglia in modo spaventoso a quello immortale di Loose, così come l’attacco della successiva Save Me ricorda parecchio un vecchio pezzo dei già citati Fuzztones (anche se poi il brano si sviluppa in una furibonda orgia di organo e chitarre sferraglianti ben più violenta delle cose fatte da Rudi Protrudi e compagni), ma ciò che si ricerca in dischi del genere non è certamente l’originalità. Quello che vi posso assicurare è che qui non manca sicuramente la carica: mettete su, per fare una prova, I’m Alive, anthem che pare uscire direttamente dai locali più marci della NY seventies tipo CBGB’S, e la tentazione di saltare sul divano imbracciando la fatidica hair guitar verrà anche a voi, ve l’assicuro. Che mica si campa sempre di raffinato indie rock e intelligenti geometrie elettroniche: ogni tanto ci vuole anche un po’ di sana cafoneria rock’n’roll. I Lords Of Altamont sono qui per questo.