Francesca “Billy” Pizzo e Angelo “Gelo” Casarubia, sono gli autori di Ode Road, l’album di recente pubblicazione sotto il nome Melampus.
Si tratta di un lavoro volutamente intriso di mitologia, ricco di allusioni e di rimandi quasi ultraterreni. Ode Road è un lavoro rigido dietro il quale si può scorgere la grande mole di lavoro che ha permesso di creare la particolare atmosfera che denota le nove tracce: tocchi musicali che sfiorano il gotico, appesantimenti dark attinti direttamente dalla più pura radice, cori e sfondi di voci alla Carmina A Burana, sonorità cupe in confronto alle quali le aperture psichedeliche portano freschezza all’album. A contrastare il senso di pesantezza, la corporeità che sembra essere un tratto distintivo di Ode Road, ci pensa la voce spirituale di Francesca; profonda e misteriosa in Freedom Day, eterea in Double Room. Melampus adottano un’impostazione canora volta più al recitato che al cantato. La parte vocale sembra appoggiata al tappeto sonoro, come se Ode Road fosse, in realtà, la trasposizione incisa di un reading teatrale.
Non si tratta di un album di facile ascolto, vuoi a causa di un certo vizio auricolare, che ci abitua a suoni e melodie che tendono in direzioni opposte, vuoi per la scelta ardita di Melampus di lavorare con una materia musicale che sembra medievale più che contemporanea. Di qui, segue che il comunicato interno al disco, sia passibile di una quantità variegata e fantasiosa di interpretazioni, che attingono ora dall’etimologia del nome del gruppo, ora dalle visioni intime e personali causate dalla labilità delle melodie. Un album granitico, rigido come i monumenti antichi cui sembra guardare. Che Melampus si cimentino in pezzi eterei e quasi romantici come Joel, o che sussurrino come in Introduction, la forza fisica che divora l’album è quella della gravità. Un peso che non si scrolla, traccia dopo traccia.
Ode Road è un pregiatissimo lavoro di stile raffinato e cerebrale; fa propria la lezione musicale dei Low, amplificandone ulteriormente le caratteristiche che li contraddistinguono. Un album divinatorio, forse eccessivamente farcito di suggestioni letterarie, ma perfetto per gli ascolti laboriosi.
[box title=”Melampus, Ode Road (Locomotiv Records, 2012)” color=”#5C0820″]
Tracklist:
Freedom Day | Joel | The Path | Fall | Thirst | Introduction | Double Room | Dots | Walk with Me [/box]