Dopo l’intervista ai Wops continua la ricognizione di indie-eye dedicata agli ospiti del Lago music fest, ampio contenitore musicale inserito all’interno del Lago Film Fest, festival di documentari e cortometraggi con una vocazione multidisciplinare, che oltre a numerosi rimandi alle arti performative (per esempio, la danza) dedica da ben dodici anni attenzione particolare alla scena musicale indipendente italiana. Il cartellone della sezione musicale è ricchissimo anche per quanto riguarda la XII edizione del festival e lo scopriremo passo passo attraverso le voci e le testimonianze dei suoi protagonisti.
I padovani Moplen esordiscono il 21 marzo 2015 con un Ep omonimo disponibile in versione digitale su bandcamp. L’album viene registrato presso lo Studio 2 di Vigonovo (Ve) e si inserisce in quel solco indie pop che combina con gusto e leggera ironia svariati generi, tra cui l’elettronica, il p-funk e una certa attitudine dancefloor, il tutto al servizio di una narrazione a carattere generazionale. Estivi, piacevoli e spensierati i Moplen cominciano a lavorare sulla loro musica a partire dal 2014, sono in cinque e costruiscono piccoli gioiellini pop. Partecipano alla quarta edizione del concorso “Le canzoni migliori le aiuta La Fame”, ideato dall’etichetta indipendente “La Fame Dischi”. Da quel concorso escono vincitori ed entrano quindi nel roster dell’etichetta. Nel 2016 è la volta di “Va sul palco”, un concorso nazionale per band emergenti fino ai 35 anni di età organizzato a Varese da Notturno Giovani.
Hanno in programma un nuovo album previsto per il prossimo ottobre. Ce ne parlano in questa intervista insieme ad altri aspetti della loro musica
Giusto per introdurvi con parole vostre: A chi cazzo vi ispirate, voi ingenui giovinastri?
Ci ispiriamo a tutto quello che ci coinvolge, ci emoziona, ci comunica qualcosa, a tutto quello con cui ci relazioniamo nel nostro stare al mondo.
Quanto è importante per voi il gioco tra parola e groove?
Il ritmo è il richiamo più forte alla natura e al movimento, la parola il nostro strumento per comunicare. Dal loro gioco nasce il tentativo di conciliare naturalezza ed espressività.
Il quotidiano entra dalla porta della vostra musica e dalla finestra esce completamente deformato con toni ironici, surreali e anche visionari. È il vostro modo di osservare la realtà?
A volte sì, a volte no. Con il tempo siamo cambiati, com’è naturale, e ora probabilmente non scriviamo più alla stessa maniera e con lo stesso intento di qualche anno fa; ma direi che non è tanto la nostra visione del mondo ad essere importante, quanto il nostro modo di relazionarci con la realtà.
Come nasce un pezzo dei Moplen. Il metodo fa parte del vostro approccio alla scrittura oppure siete animali da sala prove?
Un metodo preciso non esiste, o quantomeno non nel nostro caso, ma abbiamo dei passaggi usuali: qualcuno ha una base da cui partire – un pattern ritmico, un loop di accordi, un testo o una melodia – e si lavora tutti insieme in sala prove per svilupparlo, fino a che non siamo tutti soddisfatti del risultato ottenuto. È un procedimento piuttosto lungo e impegnativo, ma secondo noi funzionale e gratificante, perché in questo modo tutti partecipano all’attività compositiva e sentono proprio il pezzo.
Moplen – Buongiono, il video ufficiale
Cosa ne pensate di quell’onda pop italiana con una definizione fortemente generazionale al di là delle differenti scelte sonore, da “Le luci della centrale elettrica” fino a “Lo Stato Sociale”?
La grande onda indie-pop con tutte le sue diverse sfaccettature ha fatto sì che il genere si sia conquistato uno spazio importante all’interno della scena italiana dando così la possibilità a moltissimi gruppi di emergere e di farsi sentire.
Quanto è stato importante per voi entrare nel roster de “la fame dischi” e come vi trovate con loro?
Per noi è stato un fondamentale passo in avanti vincere La Fame e Va Sul Palco: ci hanno permesso di realizzare un grande sogno, quello di incidere il nostro primo disco. Con la Fame abbiamo trovato subito un clima accogliente, famigliare, che ci ha fatto sentire a nostro agio.
Quali sono i cantautori imprescindibili per i Moplen e la loro musica?
De Andrè, Offlaga disco Pax, Skiantos, Battiato, Rino Gaetano, i Cani, Guccini.
Come suonerà il nuovo album, ci saranno differenze con l’ep?
L’album rappresenta un passo verso una fase più “matura” dei Moplen: i testi si discostano in alcuni casi dalla prospettiva giovanile di quelli dell’EP, e la musica ne ha seguito il corso, indirizzandosi verso uno spettro sonoro più ampio, come del resto le emozioni che cerchiamo di comunicare attraverso il disco. Sentirete!
Suonare al Lago film fest. Cosa vi aspettate da una location così particolare, lago annesso?
Abbiamo avuto modo di vedere quanto Lago Film Fest sia una manifestazione di grande respiro, in una location davvero stimolante per cinema e musica: siamo contentissimi di partecipare e poter dare il nostro contributo!