L’obiettivo è quello di fondere due mondi, quello del rap e quello del rock, che spesso hanno viaggiato su due strade diverse. Unirli cercando di rispecchiare i lati di ognuno dei due. Ci è voluto un po’ di tempo per adattare bene le diverse parti sonore e testuali, però con l’aiuto dell’Elfo Recording Studio di Tavernago (Piacenza) alla fine ce l’ha fatta, l’alchimia, nella sua semplicità è pronta. Fondamentale è la presenza della band che rende il tutto molto più energico e la metrica delle sue parole si inserisce a meraviglia nella fisicità classica del Rock. Il percorso parte da questo singolo con l’intenzione di percorrere strade che vanno al di là dei generi intesi per compartimenti stagni ma, al contrario, come piccoli mondi da scoprire per poter crescere come artisti.
In arte MorryWood, al secolo Eugenio Morabito, classe 1992. Si avvicina al mondo del rap nel 2007. Impara a farsi l’orecchio per comprendere tutte quelle rime che all’inizio non riusciva nemmeno a capire; comprende cosa significa scrivere in metrica e soprattutto cosa significa andare a tempo, come i rapper insegnano, ma nel tempo, quel tempo fatto di beat non gli basta più o mai. Inizia a scrivere per interesse prettamente individuale perché la voglia e la passione di sfogarsi vince su tutte le cose della vita reale. I suoi occhi da camaleonte sono come il connubio a cui è arrivato con la sua band in stile classico live e sudore. Cresciuto nella Piacenza del cambiamento della seconda decade del duemila, come molte province italiane, inizia a mettersi in mostra con i suoi live del 2015. Vuole condividere con tutta l’Italia, quella del tutto o nulla, questa sua esplosione di Rock, Hip-hop e longevo Pop quotidiano che lo circonda.
lineup: Gian Marco Mento (chitarra) – Tiziano Boccellari (basso) – Giacomo Carini (chitarra) – Jordi Tagliaferri (batteria)