21 canzoni e 47 minuti di rockabilly, blue-grass e rock and roll classico, direttamente distillato dagli anni ’50. Con il nuovo album Legacy Of Hospitality Dan Sartain confeziona una sintesi di produzione inedita, rarità e brani che la One Little Indian ha raggruppato fornendo una buona panoramica della produzione del musicista dagli esordi fino ad oggi. Dan Sartain è un musicista Rockabilly di Birmingham, Alabama, che ha iniziato la sua carriera in puro stile DIY, producendo i primi due album tramite etichette indipendenti, per poi passare al primo album in studio Dan Sartain vs. the Serpenties nel 2005. Dopo la pubblicazione del secondo album, Join Dan Sartain, si esibisce nel 2007 come supporter dei the Hives e degli White Stripes. Nelle sue produzioni il rockabilly si accompagna ad un garage blues molto vicino alla musica dei compagni di Detroit (vedi il brano Voo Doo), senza mai rinunciare ad una produzione low-fi che caratterizza l’aspetto sonoro dei suoi brani. Mentre Meg e Jack abbandonano la scena, Dan Sartain torna ad un anno dall’ultimo album, Dan Sartain Lives, con una raccolta che ne presenta le varie sfaccettature. Si passa da brani più crudi e grezzi, i quali ricordano l’esperienza dal vivo dei suoi concerti (I Don’t Wanna Go To The Party) a chicche degli esordi, come Strength in Numbers e Besame Mucho, frutto di una registrazione casalinga e destinate a far parte dell’album di debutto fino ad una cover in versione blues-boogie di un classico dei T-Rex, Telegram Sam. Non mancano brani acustici (I Don’t Wanna Go To The Party, The Hungry End), probabilmente i più anonimi dell’intera raccolta, che si distinguono nettamente dalle lente ballad Baby’s Town e Much too Late, il cui testo rimanda al tipico topos della perdita/dramma amoroso. A constrastare con questi episodi in versione abbozzo, arriva il country western di Ain’t So Easy to Fall in Love , il latino di Flight of the Finch ed il beat della divertente Bee-Bop-A-Lula, vicina al suono di The Stray Cats. Legacy of Hospitality è una piccola summa del suono di Sartain, ottima per chi deve avvicinarsi alla musica del musicista di Birmingham.
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