Ono è il progetto di Cesare Barbieri, Edoado Gobbi, Matia Santoni, Lorenzo Gobbi. Salsedine, il primo album sulla lunga distanza, è una raccolta di ricordi legati alla “mitologia dell’infanzia” tenuta insieme dal solito, consunto, ricorso al post moderno del post moderno; dev’essere una questione anagrafica e la proliferazione delle lauree triennali è sicuramente un’aggravante: intellettuali di massa tolti ai lavori socialmente utili. Non è sufficiente raccontare a mezzo stampa il disinteresse nei confronti di qualsiasi intellettualismo, rivendicando toni colloquiali e diretti; Salsedine è un disco noiosissimo e obbliga allo skip compulsivo . L’area espressiva è quella di Massimo Volume, Offlaga Disco Pax, Uochi Toki uno stigma pesantissimo. Poetry slam de noantri che punta alla superficie ma non la scalfisce quasi mai, perché nel tentativo di raccontare storie quotidiane, dubbi della post-adolescennza, mitologie letterarie, esperienze mnestiche e sensoriali, il risultato è esattamente opposto alle intenzioni: la Recherche for dummies. Certi flussi di coscienza sarebbe meglio esprimerli in privato, si salva “La musica elettronica” con un groove che rievoca i Wings di Goodnight Tonight e un bellissimo testo deficiente. Meglio la spagna finta di McCartney e tutti gli esotismi artificiali annessi, meglio il rock fm di una volta.
Perec – Il videoclip