Heaven è il primo singolo tratto dal recentissimo album dei Pure X pubblicato per Fat Possum e intitolato “Angel. Il paradiso, per la band di Austin, è uno stato mentale, e deve essere questa l’intenzione che hanno comunicato a Ben Kitnick per la realizzazione del video girato interamente durante un “destruction derby”, tra car crash devastanti e un’atmosfera rurale che ricorda quella “fieristica” della Schenectady di Derek Cianfrance nel suo recente “Come un tuono”. Kitnick è un giovane autore che si è già distinto per il suo corto intitolato “The Photo Man“, documento sulla passione compulsiva di Mark Kologi, collezionista di foto personali che ritraggono la sua vita e quella di completi sconosciuti e che a un certo punto decide di vendere attraverso un annuncio l’intera collezione, costituita da centinaia e centinaia di foto. Non è diverso in fondo il video di “Heaven” che indaga l’estasi attraverso la reiterazione di gesti quotidiani. Cosi come la forza vitale che sprigiona dalle carcasse d’auto costrette allo scontro, Corey Busboom esce dal suo (vero) laboratorio per applicare alcune saldature e approntare la struttura di un cavo lunghissimo. Il suo regno è quello dove costruisce strumenti e gingilli elettronici lontani nel tempo, gli stessi che hanno affascinato Mark Allen Mothersbaugh dei DEVO, acquirente prestigioso dei suoi synth costruiti secondo principi rigorosi di una tecnologia ferma agli anni ’80. Busboom è anche tra i protagonisti di Modify, il documentario di Jason Gary e Greg Jacobson sulla “realtà aumentata” del corpo di alcune persone, che attraverso la modifica dei tessuti, la loro forzatura, la trasformazione di alcune parti, raggiungono un’estasi sulla scia di artisti come Stelarc (Erik ‘Lizard Man’ Sprague, The Torture King, Masuimi Max tra gli altri). La grande estasi dell’elettrotecnico Busboom è anche questa.