Shelley Short è attiva discograficamente dal 2003, la songwriter di Portland ha pubblicato a tuttoggi cinque lavori, tutti per Hush records ad eccezione dell’ultimo Then Came the after uscito durante il 2011 per African Tape. Artefice di un songwriting scabro ed essenziale, sviluppato attraverso il country folk deviato di Captain wild horse (rides the heart of tomorrow), fino al più recente A Cave a canoo, di impianto più bozzettistico, conferma il suo approccio autarchico alla scrittura con Then came the after, una raccolta di dodici tracce contenute in trenta minuti scarsi dove Shelley suona praticamente tutto dalla chitarra, al piano Wurlitzer e a quello giocattolo fino a varie diavolerie, piccole percussioni artigianali e qualche effetto; la sua musica è fatta di cose semplici e si ritaglia uno spazio del tutto casalingo e a bassa definizione, vicino al minimalismo di certo storytelling americano.
Shelley Short sarà a Firenze il prossimo 23 novembre presso il GLUE Alternative Concept Space in V.le Manfredo Fanti n. 20. Per l’occasione sarà supportata da Darren Hanlon, cantautore di origini australiane che ha già collaborato con la Short in un noto duetto nel brano All These Things, singolo estratto dal suo ultimo album pubblicato nel 2010 e intitolato I will love you at all
A seguire Kropotnik dj-set (garage-electro-wave) a cura di Francesco D’Elia, per chiudere degnamente la serata, un viaggio dai Monks a Jon Spencer, dai Kraftwerk a Caribou, dai Joy Division a Neon Indian.
Shelley Short proseguirà il suo minitour italiano con altre tre date, sarà rispettivamente a Roma il 24 Novembre presso Fusolab, in via della Bella villa 94, il 25 Novembre al Fuzzy di Mantova in Via Goldoni 2, il 26 Novembre al Gattò di Milano in Via Castel Morrone 10. I live di Shelley Short sono promossi in italia da Pentagon Booking