venerdì, Novembre 8, 2024

The Jim Jones Revue; la foto-intervista

Leggendo le recensioni dei vostri dischi si trovano grandi nomi, da Jerry Lee Lewis agli Stooges. C’è un nome che non è mai stato citato e che vorreste trovare scritto prima o poi?

Ci sono molti riferimenti esoterici, dal punto di vista della scrittura, non solo di ambito rock’n’roll; però penso che alla fine con quei nomi ci abbiano preso, per esempio gli MC5 perché rendono bene l’idea dell’energia, oppure Jerry Lee e Little Richard perché sono i grandi nomi del piano-driven rock’n’roll, da cui partiamo. Un nome che ho letto e che invece secondo me c’entra ben poco è quello dei Clash: non vedo assonanze tra il nostro suono e quello che facevano loro, forse i giornalisti sono stati condizionati da quello che Mick Jones ha detto su di noi, dal fatto che lui ci apprezza molto. Ma al di là di quello non ci sono grandi punti di contatto.

I vostri video riescono a rendere molto bene la carica live che avete; in special modo l’uso della luce in Shoot First e in Princess & The Frog aiuta a far capire la vostra forza. Come sono nati questi video? Chi è il regista?

Anche per i video abbiamo dovuto fare i conti con le ristrettezze del budget; in pratica chiamavamo qualcuno che ci riprendesse mentre suonavamo in una stanza, chiedendo favori a chi volesse farcene; amiamo lavorare ripagando la gente con grossi sorrisi e pacche sulle spalle, perché spesso non abbiamo altro da dare… I primi video li abbiamo girati con Nathan Seabrook, che è un giovane fotografo, credo abbia 22 o 23 anni, che è molto bravo e ha una grande passione per luci ed ombre, come dimostrano i risultati. Poi abbiamo lavorato con Geraldine Geraghty, anche lei davvero brava, che ha voluto lavorare con noi perché le piaceva la nostra musica. Anche lei ha giocato molto con la luce, evidentemente ispiriamo quel tipo di idea ai registi.

E per il futuro? Cosa dobbiamo aspettarci dalla Jim Jones Revue?

Continuiamo a suonare. Come abbiamo detto prima, a gennaio saremo in Australia per il Big Day Out, poi ci prenderemo una piccola pausa e partiremo di nuovo, per la Spagna e poi per il South By Southwest di Austin. Quindi torneremo per un po’ di date nel Regno Unito e probabilmente faremo una serie di festival in estate, poi ci prenderemo un po’ di tempo per scrivere e registrare un nuovo disco.

La fotogallery completa dedicata a The Jim Jones Revue realizzata da Francesca Pontiggia



Fabio Pozzi
Fabio Pozzi
Fabio Pozzi, classe 1984, sopravvive alla Brianza velenosa rifugiandosi nella musica. Già che c'è inizia pure a scrivere di concerti e dischi, dapprima in solitaria nella blogosfera, poi approdando a Indie-Eye e su un paio di altri siti.

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