Questa nuova generazione di garagers americani – che il signore li abbia in gloria – hanno il merito di essere iperattivi e notevolmente prolifici; come per gli amici e concittadini Thee Oh Sees (2 dischi in 1 anno, ed a proposito: a Giugno in Italia, non perdeteli) anche il buon Ty Segall non si siede mica sugli allori: Goodbye Bread è uscito da neanche un anno, la doppia compilation che raccoglie tutti gli innumerevoli singoli sparsi su un esercito sterminato di 7” è fuori da pochi mesi, ed eccolo qui con un nuovo album, diviso a metà con Tim Presley in arte White Fence, ennesimo enfant prodige proveniente da L.A. Hair è tutto ciò che ogni amante della scena lo-fi garage può aspettarsi; Sixties sound lisergico e ciondolante, sfuriate rock’n’roll, indolenza e coretti da fattoni, chitarre acustiche e rumorini ping ping. Segall non fa che confermare la sua vena più “pacificata” ascoltata nel precedente lavoro (Easy Rider, che possiede un incedere pop mica male), Presley alterna tenui melodie psych dal vago sapore british ad accelerazioni e cacofonie isteriche garage punk (tutto condensato in un brano come The Black Glove/Rag). Ci sono assoli di chitarra storti come da copione (I Can’t Get Around You) e quando i nostri uniscono le loro forze ne esce una cosa adrenalinica e sperimentale come Scissor People, rumorosa, veloce ed imprevedibile. Tongues chiude l’album all’insegna del groove, grazie ad un giro di basso grasso e rotondo come pochi, con sotto i due menestrelli che se la canticchiano soavi. Doppio chapeau, altro acquisto obbligato per chi apprezza il r’n’r più viscerale.
[box title=”Ty Segall & White Fence – Hair ” color=”#5C0820″]
recorded by Eric Bauer | Mikal Cronin plays bass and piano on Crybaby
Tracklist
time | i am not a game | easy rider | the black glove/rag | crybaby | (i can’t get) around you | scissor people | tongues | [/box]