lunedì, Dicembre 23, 2024

Varg Vikernes sul massacro di Utøya: dietro tutto questo c’è un complotto Ebraico

E’ apparso poche ore fa sul sito ufficiale di Burzum un articolo intitolato War in Europe: Part I – Cui bono?, scritto il 24 luglio scorso da Varg Vikernes; in calce una nota che invita alla traduzione e alla diffusione dello stesso. A conferma della pericolosa mistura culturale di cui parla Ugo Maria Tassinari sul suo blog Fascinazioni, riportando un articolo-intervista pubblicato pochi giorni fa su Repubblica e intitolato Croci celtiche, Odino e rock metal, l’ultra-destra del Nord Europa, Vikernes chiarisce una volta di più la sua posizione anti semita e anti sionista definendo l’operazione di Anders Behring Breivik come una “false flag operation“, ovvero una sorta di operazione di disturbo condotta sotto “copertura”. Vikernes condivide quasi tutte le 1500 pagine pubblicate da Breivik ma esprime alcune perplessità sulle posizioni dichiarate. Breivik si è definito massone e cristiano, sottoprodotti culturali (per Vikernes) del potere Ebraico: “Gli Ebrei hanno creato la Cristianità come forma di religione affinchè i non ebrei potessero adorare il loro falso Dio, un modo per trasformare i Pagani Europei in servi e allo stesso tempo uno strumento potente per gli Ebrei. Gli stessi Ebrei hanno creato l’Islam, o comunque ne hanno compreso le opportunità quando nasceva, quello che sappiamo è che hanno promosso il conflitto tra le due religioni, come ancora stanno facendo” Per Vikernes, Breivik scrive argomenti condivisibili ma cela l’aspetto più importante, ovvero che l’origine di tutto questo male è un’origine Ebraica: “Gli Ebrei hanno creato il Marxismo, il Femminismo, la Cristianità, le banche, il movimento Hippie, quella che chiamiamo Psicologia e tutte le altre ideologie e movimenti che sono stati concepiti per distruggere e decostruire tutte le nazioni in Europa. Dietro tutto questo si trova la cultura Ebraica, o quella massona. Come puoi esserti dimenticato di questo, Mr. Breivik. Lavorando per gli Ebrei in modo da unire tutti gli estremisti della destra europea dietro la tua falsa bandiera?“. Un’analisi ovviamente in preda al delirio e ad una confusione culturale preoccupante che non può essere ignorata o taciuta; Vikernes procede con piglio complottista, identificando un disegno Ebraico che sollecita conflitti tra religioni, origine dell’odio tra i popoli, origine di una massoneria globale che controlla gli stati d’Europa e il mondo intero, e conclude dicendo che”I veri Nazionalisti non uccidono i bambini della loro nazione [….] Non erano Marxisti estremisti, erano solo bambini“. Uno strano e abile modo per “dissociarsi” dalle azioni di Breivik che ci racconta una volta di più quanto Vikernes continui a cortocircuitare vita personale, spinte Nazionaliste estreme e vita artistica in un unico indistinguibile delirio new age, esattamente come Breivik. Non siamo del tutto convinti si tratti di coerenza (anche in termini puramente negativi), quanto dell’incapacità di uscire dall’unico simulacro fecondo d’espressione che gli sia rimasto (fecondo per Vikernes stesso); del resto non sarebbe nuovo allo sfruttamento di un’aura fortemente negativa per una percezione distorta del far(si) marketing. Si rimane annichiliti dalla lettura del suo breve articolo forse perchè rappresenta la radiografia di una comunità che ossessivamente ha costruito una nuova personale identità culturale nata attraverso l’informazione digitale, il fondo del barile complottista, un fast food falsamente connettivo che maciulla la storia, l’arte e la cultura dei popoli e che sta cercando di farsi carne e sangue. Non è forse il momento di difendersi, culturalmente, da questa merda?

Approfondimenti:

War in Europe: Part I – Cui bono? L’articolo originale
Ugo maria Tassinari, Croci celtiche, odino e rock metal
Federico Fragasso su Fallen, l’ultimo album di Burzum

Redazione IE
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