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Ultravox Firenze 2023: tutti gli eventi e i concerti della nuova edizione

Torna lo spazio davvero vitale di Ultravox nel cuore del parco delle Cascine dal 23 maggio al 9 settembre, uno dei polmoni verdi più belli dell’area metropolitana fiorentina. Location ottima quella dell’anfiteatro, per musica dal vivo, spettacoli, sport su grane schermo, animazione per bambini e molti altri eventi dedicati, che durante la passata edizione hanno complessivamente totalizzato più di 100.000 presenze.

Due dei concerti principali del main stage, Kraftwerk (7 luglio) e John Cale (13 giugno) li abbiamo già approfonditi su queste pagine (segui i link relativi), ma insieme a loro sono stati annunciati altri nomi di alto rilievo tra cui Incognito, Verdena, Cristiano Godano, Tinariwen e molti altri.

Kraftwerk in concerto il 7 luglio a Ultravox 2023

Accanto al palco principale collocato al centro dell’anfiteatro delle Cascine, troveremo ancora il Prato delle Cornacchie aperto e attivo per somministrare cocktail e per introdurre due novità della stagione 2023: il Decathlon Sport Village e il Big Air Bag dove sarà possibile saltare in volo libero.

Gli spettacoli a ingresso libero sono più di 100, tra questi Cristiano Godano e Asso Stefana, insieme per omaggiare il grande Neil Young con un appuntamento da non perdere.

Non solo musica quindi, ma anche eventi a tema, tra cui uno dedicato al Cosplay (2-4 giugno), attività sempre in crescita tra gli appassionati di anime e manga, il Festival della Bistecca (26-28 maggio) e uno dedicato ai birrifici artigianali attivi in terra toscana (9-11 giugno).

La partenza è prevista per domani, 23 maggio con la tribute band dei Led Zeppelin. Sul palco saliranno infatti i Norge, la più accreditata tra le band che ripropongono il repertorio di Plant/Page.
La finale di Coppa Italia sarà invece al centro del grande schermo allestito per l’occasione Mercoledi 24 maggio dove verrà proiettata la partita Fiorentina-Inter.
“Journey through the past tour” mette insieme Alessandro “Asso” Stefana, e Cristiano Godano in un sentito omaggio alla musica di Neil Young. Occasione per ascoltare classici immortali in una nuova veste.

Per il festival della bistecca invece, in programma dal 26 al 28 maggio, oltre alla kermesse culinaria sarà possibile ascoltare il folk nostrale dei Quarto Podere e de La Nuova Pippolese.

Dal 2 al 4 giugno arriverà il Cosplay, un weekend intero per aggregare tutti gli appassionati di fumetti, anime, provenienti da tutta Italia per partecipare alle gare organizzate, prender parte ai set fotografici e godersi i 150 espositori provenienti da tutta la penisola.

Anfiteatro delle Cascine, il prato adiacente per eventi e cocktail

Birra rigorosamente prodotta in Toscana dal 9 all’11, con il festival della birra artigianale che trasforma l’area Ultravox in uno spazio per degustazioni di qualità con 14 birrifici di alto livello. Musica anche in questo caso con i concerti gratuiti di Matti delle Giuncaie, Giacomo Lariccia e Borrkia.

Dopo una serie di posticipi per il maltempo, arriva il vestival “Volare” dal 30 giugno al 2 luglio. Si tratta di un evento dedicato al volo, dove aerei, droni, mongolfiere, aquiloni, si avvicenderanno attraverso una serie di dimostrazioni, mostre ed eventi laboratoriali.

La musica, al centro di tutti questi eventi, farà gioco da solo con i concerti gratuiti di Bobo Rondelli (31 maggio), Kevin Gullage & The Blues Groovers (6 giugno), Giorgio Canali e Rossofuoco (8 giugno), Train de Vie (9 giugno), Malasuerte Firenze Sud (10 giugno), La Casa del Vento (11 giugno), The Darts (27 giugno), la Rino Gaetano Band (1 luglio)

Mentre i grandi eventi a pagamento, oltre ai due grandi concerti di Kraftwerk e John Cale, di cui abbiamo già parlato, comprendono Tinariwen (14 giugno), Verdena (28 luglio), Carl Brave (10 luglio), Ernia (14 luglio), Naska (16 giugno), Bresh + Neima Ezza (21 giugno), Nait + Silent Bob (22 giugno), BNKR44 (23 giugno), Rancore (25 giugno), Nobraino (28 giugno), Nitro + Kid Yugi (29 giugno), Dardust (8 settembre), Lucio Corsi (9 settembre)

Tinariwen dal vivo a Ultravox 2023 – 14 giugno

Di seguito il programma completo di Ultravox 2023 – Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale

Programma
n.b.
Ultravox Firenze è aperto tutti i giorni fino a settembre con musica e spettacoli, festival a tema, area fitness, cinema e sport su grande schermo, incontri, animazione per bambini e molto molto altro.
Di seguito gli eventi principali, le date potrebbero subire variazioni.

Martedì 23 maggio
NORGE (Led Zeppelin cover band) – ingresso libero

Mercoledì 24 maggio
FIORENTINA –INTER su grande schermo + dj-set – ingresso libero

Giovedì 25 maggio
CRISTIANO GODANO e ASSO STEFANA suonano NEIL YOUNG – ingresso libero

Venerdì 26 maggio
FESTIVAL DELLA BISTECCA DI FIRENZE – ingresso libero (orario 18/24)
Anfiteatro (ore 21,15): MASSIMO RECALCATI presenta “A pugni chiusi” – biglietti 22,50/27,50 euro (Teatro Puccini Firenze – info www.teatropuccini.it)

Sabato 27 maggio
FESTIVAL DELLA BISTECCA DI FIRENZE + LA NUOVA PIPPOLESE in concerto – ingresso libero (orario 16/24)

Domenica 28 maggio
FESTIVAL DELLA BISTECCA DI FIRENZE+ QUARTO PODERE in concerto – ingresso libero (orario 12/24)
Anfiteatro (ore 20): 101 E MILLE ALTRE AVVENTURE – Musica, Scout e Rock

Mercoledì 31 maggio
BOBO RONDELLI in concerto + Consorzio Dj Indipendenti – ingresso libero

Giovedì 1 giugno
Il Cervellone – ingresso libero

Venerdì 2 giugno
FIRENZE COSPLAY FESTIVAL – ingresso libero (orario 10/24)

Sabato 3 giugno
FIRENZE COSPLAY FESTIVAL – ingresso libero (orario 10/24)

Domenica 3 giugno
FIRENZE COSPLAY FESTIVAL – ingresso libero (orario 10/24)

Martedì 6 giugno
KEVIN GULLAGE in concerto – ingresso libero

Mercoledì 7 giugno
FIORENTINA-WEST HAM su grande schermo + dj-set – ingresso libero

Giovedì 8 giugno
ANPI REBEL SOUND + GIORGIO CANALI e ROSSOFUOCO in concerto – ingresso libero

Venerdì 9 giugno
FESTIVAL DELLA BIRRA ARTIGIANALE TOSCANA + ANPI REBEL SOUND + TRAIN DE VIE in concerto – ingresso libero

Sabato 10 giugno
FESTIVAL DELLA BIRRA ARTIGIANALE TOSCANA + ANPI REBEL SOUND + LA CASA DEL VENTO in concerto – ingresso libero

Domenica 11 giugno
FESTIVAL DELLA BIRRA ARTIGIANALE TOSCANA + ANPI REBEL SOUND – ingresso libero

Martedì 13 giugno
JOHN CALE in concerto – biglietti da 40,25 a 69 euro (Viper Summer Festival info www.viperclub.eu)

Mercoledì 14 giugno
TINARIWEN in concerto – biglietto 19,80 euro (Festival au desert – Music Pool/LNDF)

Venerdì 16 giugno
NASKA + BARTOLINI in concerto – biglietti 28,75 e 46 euro (Viper Summer Festival info www.viperclub.eu)

Lunedì 19 giugno
RAP FLORENCE FESTIVAL feat. Dj Peg, Michael Perez, Malliw, Lj, I4co, Lenni, Julio Delafuente, Salvo, Filtro – ingresso libero

Mercoledì 21 giugno
BRESH + NEIMA EZZA in concerto – biglietti 32,20 e 49,45 euro (Viper Summer Festival info www.viperclub.eu)

Giovedì 22 giugno
NAYT + SILENT BOB in concerto – biglietti 28,75 e 46 euro (Viper Summer Festival info www.viperclub.eu)

Venerdì 23 giugno
BNKR44 in concerto – biglietti 20 euro (Viper Summer Festival info www.viperclub.eu)

Sabato 24 giugno
GHEMON + EMMA NOLDE + OMINI in concerto (Dieci Festival info www.diecifestival.it)

Domenica 25 giugno
RANCORE + MANAGEMENT + artista da annunciare in concerto (Dieci Festival info www.diecifestival.it)

Martedì 27 giugno
THE DARTS in concerto – ingresso libero

Mercoledì 28 giugno
NOBRAINO in concerto – biglietto 23 euro

Giovedì 29 giugno
NITRO + KID YUGI in concerto – biglietti 28,75 e 46 euro (Viper Summer Festival info www.viperclub.eu)

Venerdì 30 giugno
VOLARE – Festival del Volo + GIANFRY BOGART BAND in concerto – ingresso libero

Sabato 1 luglio
VOLARE – Festival del Volo + RINO GAETANO BAND in concerto – ingresso libero

Domenica 2 luglio
VOLARE – Festival del Volo + GIRLESQUE STREET BAND in concerto – ingresso libero

Giovedì 6 luglio
Slam Poetry – ingresso libero

Venerdì 7 luglio
KRAFTWERK in concerto – biglietti 74,75 e 80,50

Lunedì 10 luglio
CARL BRAVE in concerto – biglietto 30 euro (info www.fonderiacultart.it)

Giovedì 13 luglio
I LOVE DISCO concerto/spettacolo

Venerdì 14 luglio
ERNIA in concerto – biglietti 40,25 e 57,50 euro (Viper Summer Festival info www.viperclub.eu)

Martedì 18 luglio
VOCAL BLUE TRAINS in concerto – biglietto 18 euro

Mercoledì 19 luglio
INCOGNITO in concerto – biglietto 33 euro

Giovedì 20 luglio
ONE OK ROCK in concerto – biglietto 34,50 euro

Venerdì 28 luglio
VERDENA in concerto – biglietto 28,75 euro

Venerdì 1 settembre
HOUND DOG FESTIVAL – Rock’n’roll, surf, rockabilly & Co. – ingresso libero

Sabato 2 settembre
HOUND DOG FESTIVAL – Rock’n’roll, surf, rockabilly & Co. – ingresso libero

Venerdì 8 settembre
DARDUST in concerto – biglietto 34,50 euro (info www.fonderiacultart.it)

Sabato 9 settembre
LUCIO CORSI in concerto – biglietto 23 euro (info www.bitconcerti.it)

La prima estate 2023, manca meno di un mese all’avvio del Festival versiliese

Vi abbiamo già raccontato La prima estate, artista dopo artista da questa parte su indie-eye.
L’innovativo festival che unisce musica dal vivo ad una vacanza sensoriale nel territorio versiliese, torna per una seconda edizione sulla spiaggia del Lido di Camaiore con il fuoco di fila di due week end consecutivi nel cuore di giugno: 16-17-18 e 23-24-25.
Gli Headliner, rispettivamente saranno Nas, Bon Iver, Bicep, Alt-J, Jamiroquai, Metro Boomin. Proprio a quest’ultimo si aggiungono i nomi che al momento del primo articolo di approfondimento dedicato al festival non erano ancora noti: Ele A e BigMama, in attesa del terzo nome che concluderà l’ultima giornata del festival.

La prima è la nuova promessa del freestyle ticinese ispirata al sound e allo spirito degli anni novanta: 22 anni, fresca di un nuovo EP intitolato Globo e già su palchi importanti come quello dello Sgizet festival dove ha infiammato la platea con suoni rigorosamente e ricercatamente old school:

ELE A – GLOBO, il videoclip ufficiale

BigMama, al secolo Marianna Mammone, anche lei sinonimo di rap di qualità, ha reso centrale un bel messaggio di body positivity unito a scelte personali che l’hanno caratterizzata come una delle voci più sincere all’interno della comunità LGBTIQ+. L’anno scorso ha regalato la sua energia durante il concertone del primo maggio, più recentemente ha duettato con Elodie a Sanremo 2023 sulle note di American Woman. Quest’anno l’aspettiamo nello scenario festaiolo de La prima estate, intanto è possibile ascoltare il suo nuovissimo singolo, “Ma che hit“, dove non le manda certo a dire. Prodotto da Damiank, conferma la dimensione urgente della rapper avellinese, qui condita con un incedere electro potentissimo. [Nella foto principale dell’articolo, BigMama nel video visual di RIVA con la ft. di Ensi)

Vi ricordiamo che sul palco del BussolaDomani arriveranno anche: Noyz Narcos, Geolier, Bassi Maestro, Kings of Convenience, Japanese Breakfast, Guinevere (ascolta il podcast-intervista di approfondimento su Indie-eye), Dardust, Nation of Language, Elasi, Chet Faker, Nu Genea, Just Mustard (leggi l’approfondimento su indie-eye) Domi &JD Beck, Studio Murena.

Durante il festival, sarà possibile godersi corsi di yoga, mindfulness, lezioni di vela, windsurf e sup, escursioni in bicicletta con professionisti alla scoperta delle colline versiliesi. Lo stabilimento Santeria Belmare, a pochi passi dalla venue dei concerti, proporrà una serie i brunch, incontri e talk con tutti gli ospiti de “La prima estate”, per proseguire a notte fonda con l’off club al club La Bussola, ovvero dj set con la crema del clubbing da tutta Italia.

#piucheunfestivalunavacanza

L’EDM distopica di Mathame e il video IA di Hokuto Atarashi

So what“, il singolo dei fratelli Matteo e Amedeo Giovanelli conosciuti come Mathame, è uscito nel dicembre 2022 veicolato da un video interamente realizzato in IA dal collettivo giapponese Hokuto Atarashi. Dalle pendici dell’Etna dove il duo Mathame lavora, sino al Giappone, il dialogo che si è instaurato tra i due poli è di notevole interesse, soprattutto per il modo in cui, secondo il punto di vista degli stessi Giovanelli, IA cambierà le prassi creative conosciute.

L’ambito elettronico è quello sicuramente più incline ad accogliere le mutazioni in atto, da sempre in conversazione attiva con il mondo delle macchine, con la sintesi, con le capacità di calcolo, ma anche con i glitch, i difetti, la corruzione dei dati, gli errori intesi come arricchimento dei processi espressivi legati ai linguaggi creativi.

Nel caso di “So what”, dove l’elemento distopico è un sentimento centrale, il collettivo Hokuto Atarashi si è immaginato per il video una rivolta interna tra intelligenze artificiali, quelle che vogliono prendere il controllo e trasformare il mondo in un vero e proprio sistema di sorveglianza e quelle che puntano alla libertà creativa. Interpolando footage reale con i personaggi del cinema d’animazione giapponese, è stata modulata una narrazione che assorbe i modelli della rivolta e quelli del misticismo. Si sceglie quindi una dimensione ancora figurativa per simulare concetti e suggestioni che ci conducano alla comprensione dei processi creativi regolati da una macchina.
Le immagini di rivolta e quelle che si svolgono nella penombra di una chiesa sono molto suggestive e oscure. La mutazione dei personaggi è simile a quella di altri video IA dove l’assestamento, il difetto, l’interpretazione del movimento, trascina con se una serie di approssimazioni affascinanti.

Mathame, il video di So What realizzato in IA dal collettivo Hokuto Ararashi

Sagans, il collettivo IA che unisce musica, ricerca e video: Coherence, il videoclip

Coherence risale esattamente ad un anno fa. Lanciato nel giugno del 2022 è al momento la sinergia più completa del collettivo Sagans, la cui fondazione sembra gravitare intorno agli ambiti di ricerca dell’IA e alla sua applicazione creativa. Coherence è quindi un risultato laboratoriale molto vicino ad altri esempi del genere e ancora fuori dalle dinamiche e dai flussi che consentono ai committenti di dialogare con un team di sviluppo. Musica, immagini, promozione, ricerca IA promanano dallo stesso collettivo e convergono verso un risultato che ha ancora le caratteristiche del progetto “in vitro”, dove diverse competenze si sovrappongono per puntare ad un risultato che sta in piedi da solo, fuori dal mercato musicale e da quello della videomusica strettamente intesa.

Basato sulla morfologia di una città in costante mutazione, mette al centro una figura umana che deve adattarsi al cambiamento e cercare il proprio spazio nell’agglomerato urbano. Ricerca del senso che viene declinata da una prospettiva umana ma anche da quella della stessa intelligenza artificiale.

Tecnicamente è uno dei primi video ad aver sfruttato modelli di diffusione latente come Stable Diffusion, reti neurali di apprendimento profondo.

Ma come è stata istruita l’IA dai Sagans? Gli è stato dato in pasto lo stile di Katsuhiro Otomo, consentendole di apprendere modalità di sviluppo del disegno, per poi applicare i metodi dell’ingegneria inversa, ovvero tutte le strategie, le funzioni, gli aspetti progettuali alla base di un risultato creativo.
Sono partiti da MetaHuman, creatore di figure umane realistiche, per determinare la fisiologia del personaggio attraverso il loro database di asset. I movimenti del volto sono stati generati con Live Link, un’app disponibile su Apple Store e che può creare espressioni facciali più o meno realistiche interagendo con gli avatar costruiti con MetaHuman. App di animazione e modellazione 3D come Disco Diffusion 5 e Megascans sono state impiegate per ricreare gli ambienti, gli sfondi e i paesaggi cyberpunk del video.

L’animazione basata sulle particelle, generata dai rendering di Niagara e la manipolazione delle luci con Lumen hanno consentito di creare un ambiente dove il personaggio potesse muoversi e cambiare con passaggi successivi ridotti al minimo dal punto di vista tecnico e senza l’impiego di una suite di cattura del movimento, ribaltando così un paradigma che sta alla base di molte produzioni tra CGI e motion capture.

Il risultato ha qualcosa di Otomo ovviamente, ma niente del suo tocco. Rimane in una dimensione di transito dove il sogno, non sappiamo quanto autogenerato dalla macchina, crea ancora approssimazioni formali, metastasi del tratto, bizzarre gemmazioni che preconizzano una realtà fatta di innesti radicali.
Ma è la danza della nostra protagonista che sembra aggregare tutti gli elementi del viaggio tra esterno e interno, come tentativo di cercare un equilibrio tra sviluppo incontrollato e ambiente sostenibile.
Ancora una volta emerge il sogno o l’incubo isolazionista della macchina che rilegge la supposta centralità della presenza umana.

Ma al di là di questo, il territorio del videoclip viene riletto attraverso una sinestesia impura tra mutazione sonora e morfologia della visione. I corpi, la città, le linee costitutive del tratto, le luci e le forme, si sfaldano e si ricompongono secondo un processo che interpreta la musica attraverso i suoi costitutivi armonici, timbrici, aurali, conducendoci verso una trasformazione oltre le identità di genere. Una strada interessante, ma che necessita e necessiterà di maggiore libertà e distacco dal dominio dello strumento stesso.

Coherence, il video creato dal collettivo Sagans con l’Intelligenza artificiale

IA come ponte tra mondi creativi: Lost dei Linkin Park

Lo scorso febbraio 2023 ciò che rimane dei Linkin Park ha celebrato il ventesimo anniversario di Meteora, il secondo album pubblicato nel 2003 dalla band, grazie ad un inedito saltato fuori a sei anni dalla morte di Chester Bennington, voce e front leader.

Lost viene veicolato attraverso un’imponente operazione di marketing e un video sviluppato dagli artisti Web3 Emily Yang e Maciej Kuciara della produzione Shibuya, in collaborazione con la startup specializzata nello sviluppo di IA, nota come Kaiber. Dieci milioni di visite su Youtube in breve tempo, quadruplicate al momento di scrivere questo articolo. Mike Shinoda, tra i fondatori storici della band, ha diffuso a mezzo stampa parte della metodologia e dei processi di lavoro utilizzati per sviluppare il video.

Le fonti sono materiali originali e in particolare un anime ideato per l’occasione, oltre ai footage live dei Linkin Park. IA subentra quindi come ponte tra i materiali creativi, addestrata per farli interagire e per generare immagini della band che possano avvicinarsi allo stile e agli ambienti dei segmenti d’animazione approntati. VFX, editing e altri interventi di post-produzione sono stati elaborati fuori dall’ambiente IA e in modalità più tradizionale.

Nel momento in cui la rivoluzione IA testo/immagine progredisce grazie a piattaforme come Midjourney, uno dei primi passi testo/video viene agevolato da un’applicazione come Kaiber.
L’applicazione può animare immagini fisse generate dall’IA o prelevate da una sorgente fotografica. Il modo di istruire stile, trasformazioni e movimenti è sempre attraverso un prompt. Un processo quadripartito che parte dal caricamento di sorgenti e materiali (immagini, fotografie), la scelta di uno stile tra quelli disponibili, l’orientamento in cui si vuol far procedere l’animazione ed infine gli aggiustamenti necessari in termini di dimensioni, lunghezza, formato, angolatura, posizione del punto di vista.
Kaiber, fondata dall’avvocato Victor Wang e dal producer musicale Eric Gao funziona con una diversa concessione di licenze per lo sfruttamento delle immagini generate, che rimane di proprietà della startup sulla base di un account gratuito. Questo, limitato a soli 30 secondi di video, automaticamente da diritto ad una licenza Commons Noncommercial 4.0 Attribution. Ovviamente l’account a pagamento consente di ottenere il controllo commerciale e legale per i propri contenuti prodotti, oltre ad un timing superiore per quanto riguarda la durata dei progetti.

L’ipotesi è quella sottesa da altri tool generativi come Shuffll, Bigvu e Descript, dove è possibile caricare i propri contenuti, in forma audio, video e fotografica, istruendo IA a riprodurne di nuovi. L’esempio più facile è quello di Descript che accetta anche l’upload di audio registrato in formato WAV e che sostanzialmente può addestrare la creazione di un vostro simulacro vocale. Questo potrà successivamente generare un commento parlato con la vostra stessa voce, a partire da qualsiasi testo scritto vogliate inserire. Parte quindi con un addestramento del sistema mediante la trascrizione testuale di un file vocale registrato, per poi eseguire compiti text to speech con un generatore vocale basato interamente sulla vostra voce.
I margini, creativi, legali, legati alla disciplina del diritto del lavoro e alle possibili applicazioni “dolose”, sono amplissimi come possiamo intuire e sono i primi che andrebbero discussi.

I’m lost in these memories
Living behind my own illusion
Lost all my dignity
Living inside my own confusion

(Lost, Linkin Park)

La clip di Yang/Kuciara realizzata per Lost offre i suoi momenti migliori nel segmento anime più visionario, dove l’immaginario manga traduce il senso di spossessamento metafisico indicato dalle liriche con una serie di motivi frattalici che mantengono al centro la figura umana, persa in un florilegio di calcolo che diventa immagine stessa dell’abisso virtuale. Meno efficace quando questo procedimento viene applicato ai footage live della band e ai loro corpi. La membrana è la stessa intravista in altri video del genere, dove immagini fotorealistiche vengono alterate da volumi, prospettive, mutazioni formali che sembrano ancora in fase di assestamento. Nulla da dire sul fascino di questa transizione, sarà certamente peggio quando si raggiungerà una perfezione simulacrale completa, senza cercare strade creative dall’emersione di un difetto, un errore, uno scarto tra macchina e creatività umana, cioè quando smetteremo di baloccarci con i processi e ci ricorderemo la differenza tra strumento e linguaggio.

Linkin Park, il video di Lost realizzato in IA da Emily Yang e Maciej Kuciara sfruttando la piattaforma Kaiber

Il videoclip IA di King/Colker, uno dei primi esperimenti: moment

Nel grande e disordinato calderone di informazioni che si muovono intorno al territorio IA, non cambia la morfologia stessa delle notizie, concepite per sollecitare forme di clickbait ormai diffuse e conosciute, intorno a determinate parole chiave. Ogni giorno qualcuno rivendica primati creativi specifici in relazione all’impiego di piattaforme di Deep Learning per inventare nuovi spazi creativi o per lo più, per illuderci di averli inventati. I media sono centrali nella creazione di notizie stupide, inesatte, parziali, anti specifiche, per un pubblico che diventi progressivamente meno reattivo. Probabilmente è il volto negativo di un’automazione che è già lo stato dell’arte per quanto riguarda i contenuti adattati ad algoritmi, morfologia SEO, social media marketing.

Quello del videoclip, territorio di convergenza sottoposto a numerose ibridazioni sin dalle sue lontane origini legate alla dimensione promozionale della musica, si rivelerebbe come uno dei più stimolanti se si affrontasse con modalità meno sensazionalistiche. In tal senso, le prime sperimentazioni risalgono ad alcuni anni fa, non a ieri l’altro come ci è capitato di leggere in alcuni contesti, soprattutto se riferiti alla micro-bolla italiana.

Mentre Berlin Music Awards, la prestigiosa manifestazione europea legata ai video musicali di cui indie-eye è media partner, allestisce un workshop interessante su IA e sul possibile impatto che potrebbe avere nel mondo della produzione videomusicale, proliferano articoli di scarso interesse legati per lo più alle modalità con cui cui utilizziamo app e dispositivi ogni giorno, come fossero una clava, poco importa se sia Tiktok o un chatbot GPT con cui ci confrontiamo per gioco e sollecitando forme di interazione ancora tribali, narcisistiche ed egoriferite.

Uno dei primi esperimenti che hanno sfruttato IA per la produzione di un videoclip risale al 2022. Un tentativo laboratoriale introdotto da un “insider” dell’Allen Institute per l’Intelligenza Artificiale che a tempo perso fa anche il musicista. Sarà una costante fino ad oggi, quella di sviluppare esperimenti “in vitro”, tranne rarissime eccezioni, fuori dal flusso creativo tra musicisti e team creativi che producono immagini. King/Colker è infatti il progetto di Jacob Colker condiviso insieme a Nick King, filmaker losangelino. Insieme hanno prodotto alcuni brani in remoto, capitalizzando una prassi diventata consuetudine durante gli anni della pandemia, nel bene e nel male.

Il duo, ha creato un video sul brano “Moment” a partire da una versione beta di DALL-E 2, capitalizzando in poco tempo centinaia di migliaia di visite su youTube. In quel caso si è sfruttata l’interfaccia testuale della release OpenAI per definire a poco a poco delle immagini di qualità simil-pittorica, improvvisando un ruolo che sarà determinato di li a poco dai cosiddetti prompt artist.

Il duo ha generato più di 200 immagini, rimesse insieme con un montaggio essenziale che non è molto diverso da una slide show movimentata con i panning del Ken Burns Effect. In questo caso è un vero e proprio storyboard riprodotto in successione, nulla di più. L’IA rimane quindi ancora sullo sfondo rispetto ad una serie di progetti a venire, perché viene sfruttata per generare il materiale, organizzato in una fase successiva secondo una serie di principi ritmico-narrativi basilari, fuori dalle intenzioni e dalle capacità della stessa DALL-E-2.

Per il duo si è trattato di un divertissment messo in piedi per ragioni di budget, un gioco a costo zero. Una delle tentazioni attuali più forti per sostituire i costi di una crew con i processi di apprendimento e creazione di un’IA.

Moment, il videoclip di King/Colker creato con IA DALL-E-2

Duma – Cannis: il videoclip, dal Kenya con furore

Cannis è a tutt’oggi l’ultimo singolo inciso dai kenioti Duma e il primo ad uscire fuori dal recinto dell’etichetta ugandese Nyege Nyege per la quale Martin Khanja e Sam Karugu hanno pubblicato un primo album nel 2020, capitalizzando una fusione estrema tra metal, industrial, elettronica, grindcore, trap e noise, elementi riletti attraverso innesti e poliritmie africane. Un progetto mostruoso in ogni senso che si è affacciato su territorio statunitense per un breve tour, in seguito all’inclusione di Cannis nel prestigioso Single Club di Sub Pop.
Il brano, nient’affatto mitigato per quanto riguarda suoni e approccio, nel 2021 è stato veicolato da un videoclip diretto dall’artista e creativo di Nairobi Robins Kiama e dalle nostre parti non è mai circolato.
Eppure è un clip che non può lasciare indifferenti e che traduce sul piano visuale, la natura mutaforma della musica prodotta dal duo.

Realizzato in elettronica, CGI e con un utilizzo massivo del green screen per creare innesti incongrui tra immagini filmate e interferenze digitali, si appropria dell’estetica glitch con modalità performative e animate da una forza tellurica e tattile.

Mentre si incontrano frammenti dell’immaginario videoludico, strane interferenze video-catodiche e altre forme legate all’elaborazione creativa del difetto, si consuma il rituale di evocazione di una divinità nata dalla fusione di angeli e demoni, cosmo e terra, peccati e fallimenti, sul crinale di una possessione aumentata.

Interiors ft. Luca Swanz Andriolo – More Overtones: il videoclip in anteprima esclusiva

Il trip-hop non riconciliato del duo Interiors torna con il terzo estratto dal doppio album “Overtones” e lo fa con un brano ipnotico e lunare, che in parte si muove sul solco dei Tindersticks più astratti e meno melodici, ma inventandosi un lessico personale che parte dal folk, dalle torch songs e da una rilettura organica del Jazz. Complice anche la voce di Luca Swanz Andriolo, che infonde quelle qualità noir già apprezzate nei progetti Dead Cat in a Bag e in Swanz the Lonely Cat e che di More Overtones ha scritto anche le liriche.
Valerio Corzani ed Erica Scherl, già al quarto album come Interiors, esplorano con ostinazione quel crocevia tra luoghi reali e ambienti derealizzati che risiede in quella dimensione di confine dove la coscienza ridefinisce il percepito.
Un aspetto che raggiunge qualità interiori nei quattordici brani dell’album, grazie ad una serie di collaborazioni che allargano lo spettro espressivo. Un contesto poliritmico e di grande ampiezza armonica che rende l’impiego dell’elettronica come elemento tra altri, a tratti davvero “invisibile”.
Centrale il dialogo tra violino e basso, per il modo in cui gli strumenti principali di Erica e Valerio vengono forzati verso territori alieni rispetto a tradizioni e utilizzi più consueti. Anche in questo caso è il confine tra materia e rielaborazione a fare il miracolo, prospettive dell’ambiente in relazione ai suoni e modalità di sintesi dell’elettronica, in quella direzione suggerita da artisti come Arto Lindsay e Marc Ribot.

Indie-eye presenta in anteprima il videoclip di “More Overtones” diretto da Fabio Fiandrini, regista e videomaker proteiforme che nell’ambito videomusicale ha lavorato con artisti come La Metralli, Rocío Rico Romero, Lala McCallan e gli stessi Interiors. Fiandrini, che è artista sperimentale, legato ai linguaggi del cinema documentario, ma anche alle forme live media interattive, porta dentro il suo lavoro un’attenzione capillare agli ambienti di una casa rococò dove la linea del dialogo è stabilita da Valerio, Erica e Luca, nel rispecchiamento ideale con gli sguardi della Callas ai margini dell’apparato spettacolare.

La tecnica di ripresa è quella cinematografica, con molti close-up e dettagli in macro, alternati a filmati originali di Maria Callas, la cui figura è stata scelta sia come chiave interpretativa del testo del brano che in relazione al centenario della sua nascita che cade quest’anno. Overtones, lo ricordo, significa sfumatura, ma anche sovratono in senso musicale – ci ha detto Fiandrini – La drammaturgia del video intreccia un found footage della Callas nel suo aspetto più privato, lontano dai riflettori del successo, che sottolinea l’aspetto tragico della biografia di un’icona, il lato solitario e triste di una diva che ha raggiunto apici di successo e abissi di abbandono. Anche la location è stata scelta per la sua somiglianza con l’ultimo appartamento parigino in cui la soprano si ritirò fino alla fine dei suoi giorni.”

Interiors su Facebook

Interiors ft. Luca Swanz Andriolo – More Overtones – Il videoclip in esclusiva (Dir. Fabio Fiandrini)

Overtones del duo Interiors è uscito nella versione Overtones + Overtones Remix per Sisma Records. Il secondo dei due dischi presenta nove remix che rileggono la musica di Corzani / Scherl attraverso la lente dei migliori producer italiani in circolazione: Filoq, Vinx Scorza, Manuel Volpe & Rhabdomantic Orchestra, DLewis e Francesco Colagrande.

Gli Interiors saranno in concerto durante l’estate, queste alcune date già annunciate: 

  • l’8 luglio a Buscalosca FC 
  • il 6 agosto al Fienile Fluo di Bologna 
  • il 30 agosto a Fiesole (FI).

Oltre ai live, il duo è impegnato nel progetto “Apologia dell’Avventura, la libertà fuori di sé”, spettacolo di e con Pietro Del Soldà, con la regia di Manfredi Rutelli e le musich composte ed eseguite dal vivo da Corzani e Scherl. Quattro le date confermate di un calendario in via di definizione: 

  • 7 luglio a Bologna
  • 15 luglio a Ravenna
  • 23 agosto a Trento
  • 23 settembre ai Dialoghi di Trani.

Berlin Music Video Awards edizione 11: meno di un mese all’avvio

Manca meno di un mese all’avvio della più importante manifestazione europea dedicata al mondo dei video musicali. Il Berlin Music Video Award è la piattaforma più prestigiosa per i registi, i creativi, i direttori della fotografia, i produttori e tutte quelle figure professionali che ruotano intorno alla videomusica internazionale.
Il luogo di riferimento per le serate e tutti gli eventi collaterali è il Gretchen Club di Berlino, storica venue cittadina collocata nel cuore di Kreutzberg, che negli anni ha ospitato il meglio dell’electronica, Elektro, Trap, House over Bass, Dubstep, Drum’n’Bass, Experimental e HipHop e che accoglierà i lavori del festival dal 14 al 17 giugno 2023

Oltre alle nomination di prestigio, che quest’anno annoverano i video di artisti come The Weeknd
(nominato per Best Animation), Grimes (Best Art Director), Oliver Tree (Most Trashy), Harry Styles (Best Editor), Sam Smith (Best Cinematography) e Tayce (Most Bizzare), che è anche la prima ospite speciale confermata per l’edizione di quest’anno, ci saranno appunto una serie di performance live da non perdere che includeranno i set live di +K+M+B, CNIDARIEL, Deutschland GMBH, Dornika, IÖSÄ and Marek Deml, Hey, Baby, Mad Kate, Polartropica, Regine Garnier and Damibliz, Shaka Shams

Nella foto, Dornika (Ph. David Kaler, courtesy Press Office BMVA)

e i DJ set di Barbara Bös, Chris Craft, Electrosexual, Gray Contrast, Marvel Gold, Paura Diamanta, Sebdell, Weaponized.

Nella foto, Chris Craft (Ph. Robbi Elm, courtesy Press Office BMVA)

La selezione dei video ufficiali, che verrà presentata durante le serate sul grande schermo del Gretchen, prevede anche una serie di eventi collaterali che non si limitano alla musica dal vivo.

Tra questi, la passerella del Glittering Carpet diventa l’attrattore di una serie di situazioni. Sarà infatti il mondo fashion a giovare principalmente del contesto, con una serie di stilisti innovativi invitati a presentare i loro design esclusivi durante l’evento principale. Tutt’altro che peregrino, l’approccio consente di creare vere e proprie sinergie tra registi, modelle, musicisti e stilisti in quel bacino di convergenza che chiamiamo videoclip, ma che da sempre mette insieme più espressioni creative e performative.

Il Glittering Carpet è quindi un Red Carpet a tutti gli effetti dove stampa e artisti possono incontrarsi, un vero e proprio evento nell’evento dove il mostrarsi diventa parte del propellente per tutte le serate.

Oltre al core della manifestazioni, sono previste per l’undicesima edizione del Berlin Music Video Awards due conferenze/workshop di alto interesse. La prima dedicata all’intelligenza artificiale sarà in programma il prossimo 16 giugno durante la “Giornata della cultura sperimentale”. Primo summit organizzato da BMVA sul tema e si concentrerà sull’impatto dell’IA sui processi creativi del video musicali. Aspetto che Indie-eye ha affrontato tra i primi in Italia, raccontando storie, origini e anche sperimentazioni in corso d’opera. Verranno trattati aspetti importanti come quelli sull’uso etico dei contenuti e sul potenziale che la tecnologia in questione può rappresentare.

Si aggiunge anche un seminario sull’animazione che tenderà ad esaminare innovazioni e sinergie tra questa antica arte proiettata da tempo nell’ambito delle nuove tecnologie, e le sue applicazioni in quello dei video musicali.

Tutte le nomination dei videoclip per l’edizione 2023 di Berlin Music Video Awards, puoi vederle da questa parte

Il Berlin Music Video Award 2023, come ogni anno, può contare su una giuria di qualità costituita da ben 35 membri scelti da contesti internazionali di rilievo. Tra questi, nell’edizione di quest’anno, ci sono

Jan Burda, pluripremiato Compositing Supervisor che vanta 20 anni di esperienza professionale nel campo degli effetti visivi per il cinema; Julia Patey, regista canadese che vive e lavora a Berlino da 10 anni; Benjamin Seide, Visual Effect Supervisor, ricercatore, Media Artist ed educatore con 20 anni di esperienza nel settore dell’animazione e degli effetti visivi.

Last but not least, partecipare al BMVA come spettatori è un buon modo, anche per addetti ai lavori curiosi, per entrare in contatto con una rete professionale e di appassionati di altissimo livello.
I biglietti sono in pre-sale da questa parte su eventbrite.

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Guinevere, il podcast su Running in circles

Guinevere, al secolo Ginevra Battaglia, classe 1998, un’intensa relazione sin dalla tenera età con il mondo dell’arte in molte delle sue manifestazioni. Running in circles è il suo primo EP, pubblicato recentemente per La Tempesta Dischi e co-prodotto da Guinevere in collaborazione con Matteo Pavesi.
Registrato negli studi Fonoprint di Bologna si inserisce nell’ampio solco della musica folk, dialogando con altri generi come il pop, la psichedelia, il jazz, con un lessico originale e fuori dalle strategie contemporanee di produzione musicale.
Anticipato dai videoclip performativi di The Waves are calling us e la fluviale, anche per durata, Setting of the sun, diretti da Guinevere insieme all’artista Dana Tescari, Running in Circles è un’esperienza rara nel panorama della musica italiana e già molto stratificata in termini di complessità sonora, di scrittura e di capacità evocativa.

Insieme a Guinevere ci sono otto musicisti dal grande talento, tra cui Alessandro Guarnieri (Chitarre, Piano), Gioele Fumagalli (Chitarre), Matteo Pavesi, che oltre a produrre suona il basso, il synth, il philicorda, la chitarra slide e le percussioni.

Insieme a Ginevra Battaglia abbiamo cercato di scoprire l’alchimia, il metodo e le idee che caratterizzano la sua prima uscita ufficiale; ne è venuta fuori una lunga conversazione che ci conduce per mano attraverso i suoni e le canzoni di “Running in circles”.

In esclusiva per Indie-eye podcast

(la foto di copertina del podcast e di questo articolo è di Dana Tescari)

Link diretto al Podcast con Guinevere

N.B. Il podcast dedicato a Guinevere si può ascoltare solo su Spotify. L’ascolto dell’intervista è libero e accessibile gratuitamente. Le canzoni che alternano la conversazione si possono ascoltare integralmente solo se si ha un abbonamento a Spotify. Per tutti gli altri sono limitate ai primi 30 secondi di ascolto.

Guinevere sarà ospite dal vivo de La Prima Estate, l’innovativo festival prodotto dalla D’Alessandro e Galli. Il 17 di giugno aprirà per artisti del calibro di Bon Iver, Kings of Convenience, Japanese Breakfast.

Running in Circles, tutte le piattaforme per ascoltarlo in streaming

Guinevere su La tempesta dischi
Guinevere su Facebook
Guinevere su Instragram

Running in Circles, Tracklist
01. The Waves Are Calling Us
02. Setting Of The Sun
03. Running In Circles
04. Mama’s Interlude
05. Whirlpools
06. Night Till Dawn