Uno degli artisti più creativi del panorama italiano presenta in esclusiva per indie-eye il suo lavoro più recente a nome “Stella Burns”, il progetto che condivide con i suoi Lonesome Rabbits, ovvero Mario Franceschi, Franco Volpi, Davide Malitolenti. Gianluca Maria Sorace è attivo da molti anni e tra le cose più importanti che ha realizzato, il primo tributo italiano dedicato a David Bowie e il primo ad essere inserito nelle news ufficiali del grande artista inglese (repetition Bowie), il primo videoclip realizzato con nuove tecniche 3D in Italia insieme alla sua precedente band, gli Hollowblue e sempre con questi, una collaborazione tra musica e reading con il grande scrittore americano Dan Fante.
“Jukebox Songs” è il titolo dell’album come Stella Burns, ed è una nuova incarnazione per Sorace, che dimostra attitudine e scelte genuinamente bowiane. Senza imitare il maestro, Sorace sperimenta, cambia pelle e cerca di comprendere l’essenza delle cose. Ne è un esempio fulgido questo album di cover che passa in rassegna brani classici e meno conosciuti, da Leonard Cohen ai Radiohead, passando per Piero Ciampi, Mino Reitano, Romolo Grano e i Calexico. L’approccio è quello della ri-scrittura, dove la forma degli arrangiamenti, l’interpretazione, il tono, cambia completamente la genesi di un brano. Il risultato è sorprendente come nei migliori album pop degli anni sessanta, da Nancy Sinatra a Scott Walker, dove lo standard esce dai confini dell’esecuzione formale per diventare universo personale e tutto da scoprire.
“Jukebox songs” è un album potente e che non si risparmia nella cura degli arrangiamenti. Oltre alla musica del deserto, che è la declinazione scelta dalla band di Sorace, ci sono gli archi, come accadeva nelle produzioni dei Tindersticks o in quelle di Lanegan/Campbell, con una radice comune che è quella cinematica degli anni ’60, a partire dal “taste of honey” britannico che pervade le colonne sonore di John Barry di quello spleen esistenziale inconfondibile. Un progetto colto, ma dalla forte derivazione emotiva.
Siamo felici che il primo numero de “L’autore e L’alieno”, podcast narrativo intorno alla scrittura musicale, venga inaugurato da Gianluca. Il suo racconto personale ci ha portato dentro la sua stessa musica, a contatto con le fonti e gli originali da cui è partito e dentro un mondo dalla qualità bowiana famigliare e allo stesso tempo, del tutto nuovo.
Le foto di copertina sono di Sara Cimarosti
“L’autore e L’alieno” è un format ideato, scritto e prodotto da Michele Faggi.