Il rock non sembra voler morire nell’animo degli Aquaintances, viene da dire purtroppo. Cassa dritta e pedalare, sembra l’unico monito che si siano dati all’inizio dei lavori i cinque musicisti provenienti da più che altrettante band: Ponys, Bare Mutants, Ted Leo and the Pharmacists, Don Caballero, The Poison Arrows, Thumbnail, Atombombpocketknife. I ragazzi sembrano essersi divertiti tanto nello stare insieme (da qui il loro nome di battesimo del progetto) quanto nel produrre questo lavoro di 11 tracce non soporifero ma eccezionalmente vacuo. Il math rock dei Don Caballero non trova nemmeno un riflesso in queste undici tracce, tanto per dire che l’importanza dei nomi chiamati in causa non sempre fa la qualità del risultato. Qualche spunto interessante dagli accenti blues, lo offre l’apripista Paramount, la quasi dark Skin, mentre la conclusiva Thinking We’re Done Here è un po’ più articolata, e meno male. Il resto sono cose buttate li, senza una vera direzione, come se quella stagione a cavallo tra gli ’80 e i ’90 dovesse ancora arrivare a offrire una coesione stilistica che qui non c’è proprio. Non c’è nemmeno la possibilità di chiamare in causa l’eredità del kraut rock. Quello degli Acquaintances è un lavoro monotono , senza via d’uscita e che forse ha imboccato a malapena la porta d’entrata, con poche variazioni e nessuna voglia di rischiare.