I Bear Claw sono una band di Chicago costituita da Scott Picco, Rob Raspolich e Rich Fessler, grazie al supporto di Bob Weston e alla produzione di Steve Albini, ultimamente sempre più involuto nel simulacro di se stesso, realizzano il loro secondo cd a distanza di tre anni dal debutto su Sick Room Records. E’ imbarazzante parlare di Slow speed: deep owls, un monolite stolido di 11 tracce che in modo drammatico, talvolta geometrico, il più delle volte irritante cerca di riprodurre una versione che potrei definire celebrativa, se non fosse pesantemente parodica, di un mondo sonoro che si sviluppa dai soliti Big Black per procedere con-tro il ricordo della furia Bitch Magnet / Bastro. Sono davvero pochi i momenti in cui il trio di Chicago cerca di liberarsi da una norma che attraversa quasi tutta la durata del cd, regola di tipo endogeno che incolla un pezzo all’altro, dimenticandosi anche della lezione di Scott Richter, nel tentativo un po’ gaglioffo di dichiarare ascendenze ed obiettivi di tipo politico. Da questa pagina del sito ufficiale della band è possibile scaricare ben tre tracce, utilissime per farsi un’idea.