Che dietro questo disco si nascondano i frutti di una smisurata eccentricità, potrebbe essere intuibile già a partire dal titolo; l’accostamento della traduzione in mandarino di “gelato” e il titolo spagnolo che in italiano sarebbe “per ogni nuvola”. Por Cada Nube è un percorso sperimentale e quanto glitterato, dove la texture sonora aspira ad una costante ibridazione e contaminazione. Quinto LP per Bing Ji Ling, nom de plume di Quinn Luke, produttore e musicista di base a New York, forse meglio conosciuto come membro dei Phenomenal Handclap Band (recensiti da questa parte su indie-eye) piuttosto che per la sfilza di collaborazioni e produzioni cui a preso parte (Bryan Ferry, Franz Ferdinand e The Gossip, solo per dirne alcuni).
Nonostante la breve tracklist dell’album (otto tracce), Por Cada Nube sfoggia un’ampia gamma di stili, passando beffardamente da una contagiosa miscela di soft pop, al soul e alla psichedelia squisitamente Britain. Del resto, un sguardo attendo all’artwork, suggerisce l’analogia con il John Lennon after India degli anni ’70 e stuzzica le aspettative a riguardo. Linee di basso con richiami afro, abbondanza di falsetti, disco boogie e qualche spruzzatina di prog, Por Cada Nube è un rimbalzo all’indietro di circa quarant’anni, un emblema due volte vintage. Basta ascoltare il vellutato funk di By And By o i corteggiamenti del basso in Won’t Wait For Yestarday per saggiare il talento e il gusto del bizzaro Quinn Luke.
C’è da dire che quattro delle otto canzoni presenti, sono cover tratte dal catalogo della RAK Records (I Don’t Want To Lose You, Every 1’s A Winner, You Could Have Been A Lady, Stranger In The City), il che spiega, almeno in parte, la sensazione pervasiva di essere di fronte ad un oggetto affatto contemporaneo. E come in ogni rivisitazione che si rispetti, il confronto con l’originale è d’obbligo. Bing Ji Ling vince nella resa di Every 1’s A Winner, superando la matrice degli Hot Chocolate, meno convincente in Could Have Been A Lady di April Wine. Por Cada Nube si rivela un disco di gran classe il cui “difetto” principale è quello di essere in clamoroso ritardo con la tendenza attuale.