Non desta più di tanto meraviglia la svolta acustica di F.S. Blumm: un certo gusto per i suoni rotondi e per le chitarre è spesso stato in superficie anche nelle sue produzioni elettroniche. Del resto anche l’etichetta di Thomas Morr pare ormai aver abbandonato quell’estetica electro-pop melodica e perfetta a favore di un suono più acustico e tradizionale e dunque ben venga anche questo nuovo progetto chiamato semplicemente Bobby & Blumm, dove al già citato compositore berlinese si affianca la più giovane Bobby Baby, al secolo Ellinor Blixt, svedese trapiantata a Berlino. Le canzoni di “Everybody Loves” non tradiscono le attese di un suono che si annunciava all’insegna di melodie pop soffici e sognanti ed essenzialmente a base di chitarra e voce. Le parti vocali sono affidate quasi esclusivamente a Bobby che, per altro, è dotata di un timbro suadente ed espressivo al tempo stesso. La chitarra invece è appannaggio di Blumm che comunque non rinuncia all’inserimento di discreti textures elettronici di sottofondo che vanno ad arricchire degli arrangiamenti quasi sempre improntati ad una sobrietà che tuttavia non va confusa con la semplicità di soluzioni melodiche in realtà piuttosto articolate. Dall’iniziale “Not At Home” alla coda di “Distance Disappears” i tredici brani di “Everybody Loves” si fanno ascoltare volentieri ed è piacevole farsi cullare dalle melodie e dagli arpeggi che si rincorrono strofa dopo strofa. Molto bene gli episodi dove le voci dei due duettano o si affiancano (“This Piece”, “In Future Present”) anche se alla resa dei conti mancano canzoni che svettino al di sopra della media e che quindi lascino una forte impronta all’ascolto di un disco buono ma che finisce inevitabilmente per scorrere senza colpire nel segno.