giovedì, Dicembre 19, 2024

Dead Child – Attack

dead_child_attack.jpgDavid Pajo ha reintrecciato il genoma delle sue collaborazioni, e spinto dalla re-union degli slint a rischio di scivolamento nella macchina filologica e celebrativa ha messo insieme gli elementi che potenziavano la nuova formazione su palco per produrre musica originale. Esce il 4 aprile per Quarterstick records il primo full lenght a nome Dead Child e intitolato Attack; doppia alla chitarra Michael Mcmahan, già nel progetto The For Carnation insieme al fratello Brian e a Todd Cook, bassista anche nel progetto Dead Child. Dahm, voce della band, si è diviso collaborazioni con lo stesso Cook (Brothers of Conquest) e con McMahan (Starkiller) mentre la batteria di Tony Bailey è quella dei Crain, band nella cui lineup compare il solito Todd Cook. Dead Child spazza via tutti i segni o le forme delle band sopracitate (ad eccezione dei Brothers of Conquest) e mette insieme quello che viene diffuso a mezzo stampa come un “mostro metal”; apparentemente nessuna deriva cerebrale, c’è tutto l’amore di Pajo per le band della golden era metallara, testimoniato dalle t-shirt che il nostro ha sfoggiato in più occasioni e da quel muro di suono che strisciava anche nell’immaginario di band come A Minor Forest. Attack è senza dubbio un vero e proprio assalto Trash metal, ma merita un ascolto attento, soprattutto perchè farà incazzare i puristi e chi ha la tendenza ad assumere posizioni a partire da nostalgie politicamente corrette; se la nuova produzione Black Mountain, furba e colta, è un oggetto oscuro costruito per creare una superficie facilmente appetibile, Attack è probabile si prenda una serie di sputi in faccia o al massimo l’interesse passeggero che si manifesta per le bizzarrie. Superata la veste Anthrax di Sweet Chariot, la successiva Never bet the devil your head propone gli stessi ingredienti premendo sul pedale dell’ossessività; è una porta interessante, forse ancora più limpida del post-hardcore o di tutto quello che c’era prima di Spiderland (Big Black, Bitch magnet, Bastro, lo stesso Tweez) e che si ripete per dilatazione in alcuni episodi come Rattlesnake Chalice, Wasp Riot, e la splendida Black Halo Riders, brano spaccato in due con una coda lunghissima che nella carcassa metal infila strane forme aliene inclusa Fracture dei King crimson in versione rozza e stolida. Primavere infernali del discontento che ruggiscono come un urlo fuori moda; se davvero la forma è un mezzo e questo non è che aria, Dead Child è un buon modo per sbarazzarsi della spocchia di massa a colpi di accetta, era l’ora.

Redazione IE
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