Duo di Lille attivo da quasi una decade, recenti ospiti di indie-eye per l’esclusiva di Medelline, il video diretto da Georges hauchard-heutte, sono seguiti dai redattori di indie-eye dal 2011. Il loro è un suono molto vicino alla golden era del math rock (Don Caballero e Trans Am in primis), genere molto amato in Francia. Recentemente hanno acquisito un nuovo batterista, già con Carla Bosulich, Wolvennest, Sum Of R che ha conferito al suono della band sonorità più asciutte e scabre, molto meno barocche di alcuni epigoni statunitensi. Sono otto le tracce di The Home Electrical e si muovono tra i territori sonori sopra descritti e una propensione di ricerca nei confronti dell’elettronica di consumo. Esattamente come Battles e Trans Am, l’House entra dalla porta ed esce dalla finestra completamente trasformata e al servizio di una lotta incessante tra organico e inorganico, ormai la cifra stilistica tipica di tutto il post-rock che è passato attraverso i devices elettronici nell’ultimo ventennio, parliamo ovviamente delle reminiscenze techno, trance music e House old school. Un ibrido potentissimo e controllato, mai fine a se stesso e ideato come una macchina inesorabile la cui potenza è garantita.
A rendere il tutto più affascinante la tendenza a rendere sempre più scuro l’incedere e la narrazione; come molto post-rock, la propensione e l’attitudine strumentale, rendono i riferimenti alla musica per il cinema quasi d’obbligo, ma nel caso degli Ed Wood Jr il sapore è originale e inquietante allo stesso tempo. Teso e tribale, The Home Electrical è un album che non si stacca più di dosso, ascolto dopo ascolto.