domenica, Novembre 24, 2024

Olivier Lété – Tuning: la recensione

Il basso elettrico Olivier Lété lo insegna e lo suona, martoriandolo fino all’osso in una sorta di rilettura del blues radicale che passa attraverso tutte le declinazioni possibili, dall’hard rock allo stoner, qui destrutturati in una particolare interpretazione della musica dronica.

Ecco allora che la struttura tradizionale si dissolve per dare spazio ad una musica legata sostanzialmente alla pittura impressionista del paesaggio, un tratto cinematico e brutale che scompagina tutte le convenzioni d’ascolto, sia quelle legate alla musica di riferimento che abbiamo citato che a quella più “tradizionalmente” sperimentale.

Tuning quindi ci consegna l’arte di un vero e proprio one man band, ma allo stesso tempo il viaggio di un’orchestra autarchica e astrale, se si considera la forza parodica di alcuni episodi, capaci di acquisire per mimesi la forma della musica per il cinema, spostandola altrove, quasi sempre in una dimensione scabrosa e radicale appunto, quella del blues delle origini, vero e proprio legante di tutti i bozzetti pittorici del nostro.

Ten Dollars Hand ©Olivier Lété

Donatella Bonato
Donatella Bonato
Veneta, appassionata di tutti quei suoni che alterano la percezione, si è laureata in storia dell'arte nel 2010 e alterna la scrittura critico-musicale al lavoro per alcune fondazioni storiche.

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