Nuova uscita in casa Suiteside che, dopo aver lanciato The Banshee, ci riprova adesso con i piemontesi Overmood. I ragazzi di Alessandria pubblicano “Sorry For The Setbacks”, album di lunga durata che si esprime su coordinate decisamente USA-oriented. Si comincia molto bene con “Winning Guitars”, brano accattivante e melodico che mette subito in evidenza le principali influenze della band: parti cantate ispirate ai Modest Mouse, suoni di chitarra cari a Pixies e Built To Spill, sapienti inserimenti elettronici che fanno propria la lezione di Jimmy Tamborello (The Postal Service, Dntel). Anche la successiva “Flame-Red Laws” si attesta su ottimi livelli e gli Overmood convincono anche in brani meno immediati e più strutturati come “Restless Song”. Il cantato sgraziato ed espressivo di Alessandro Bovo risulta molto funzionale ai brani dal ritmo più soft come “Palely” e “Rubber”. Si registra qualche momento di calo in “Climb The Days”, inframezzo disco-punk un po’ fuori contesto, ma nel complesso “Sorry For The Setbacks” regge piuttosto bene e probabilmente consentirà agli Overmood di emergere rapidamente dal marasma dell’underground italiano. Se tutti i brani dell’album fossero all’altezza degli episodi migliori avremmo parlato di un ottimo disco, per il momento “Sorry For The Setbacks” resta un esordio più che buono. Da tenere d’occhio.