giovedì, Dicembre 19, 2024

The Postal Service – Give Up, Deluxe 10th A nniversay edition

Sfruttare l’occasione offerta dall’uscita della nuova edizione di Give Up è quando di meglio si possa consigliare a coloro che negli anni si sono persi il nome dei The Postal Service. Recuperare in corsa le tappe della band è cosa relativamente semplice, considerato che The Postal Service si presentano con un solo album all’attivo, per l’appunto Give Up.

È il 2001 quando Jimmy Tamborello aka Dntel, contatta Benjamin Gibbard, già voce dei Death Cab For Cutie, proponendogli una collaborazione per un pezzo di Life is full of possibilities, disco di esordio per Tamborello.

Dal felice incontro, nasce il sodalizio che vedrà i due impegnati a lavorare sui dieci pezzi di Give Up. Il progetto parallelo funziona nonostante la distanza, geografica, che separa i due; da qui lo scambio virtuale via mail delle tracce dell’album, carteggio al quale di deve il nome del gruppo. Accolto con gaudio dal pubblico, Give Up continua a far sentire la propria voce anche negli anni successivi, disseminando parti di sé sotto forma di singoli circolanti fino al 2005. Tuttavia la corrispondenza dei The Postal Service si ferma, semplicemente non continua e scema nel silenzio.

Potrebbe sembrare ridondante se non assurdo parlare del duplicato di un album che ha visto la luce esatti dieci anni fa, se non fosse che allora, come adesso, The Postal Service forgiavano un esemplare di pop perfetto, all’avanguardia per un 2003 che aveva all’attivo la svolta più arzigogolata dettata da un Ok Computer, e attuale oggi, nel 2013, dopo che di esperimenti electro-pop ne sono passati a bizzeffe. Passano i mesi, ma l’incontro fra synth e testi mantiene la stessa carica; l’immaginario fantastico e surreale, le divagazioni naif e i loro orpelli tintinnanti, la volontà di crearsi un mondo diverso perché diverso è il modo in cui lo si guarda. Dieci anni sono serviti ad imprimere nella memoria quanto di meglio offre l’album, lasciando sbiadire nel ricordo le stravaganze eccentriche di Sleeping In in favore delle più che riuscite Such Great Heights e Nothing Better.

Ad aggiungere lustro alla nuova edizione ci pensa il secondo disco, contenente due nuove tracce A Tattered Line Of String e Turn Aroung registrate per l’occasione, tre cover (Flaming Lips, Phil Collins e John Lennon), remix del disco originale, supplementi di un live radiofonico e il tributo su We Will Become Silhouettes e Such Great Heights firmato rispettivamente dagli Shins e Iron & Wine. Quello che risulta, è una chicca per i nostalgici del passato più vicino, un riassunto ben prodotto che ha saputo attendere scaltramente il tempo necessario per mostrarsi in pubblico. Nulla di nuovo viene aggiunto alla collaudata formula The Postal Service, resta il ritratto fedele di quell’aura che aveva già colpito una decade fa.

Giulia Bertuzzi
Giulia Bertuzzi
Giulia vede la luce (al neon) tra le corsie dell'ospedale di Brescia. Studia in città nebbiose, cambia case, letti e comuni. Si laurea, diventa giornalista pubblicista. Da sempre macina chilometri per i concerti e guadagna spesso la prima fila.

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