MyHoney torna a pescare a Bologna e rinsalda l’asse con Brescia, a ribadire il legame esistente tra due delle città più attive e prolifiche dell’underground italiano. La nuova scommessa si chiama Tiger Tiger! ed è uscita ufficialmente il 29 febbraio, ad annunciare una primavera che si presenta assolata e dolce ma, come vuole la tradizione, sempre un po’ imprevedibile… come il pop di “11 Pm”. Anzi, uno dei punti di forza di questo album d’esordio è proprio il tentativo riuscito di sconfiggere il rischio ripetitività che spesso si concretizza nelle produzioni indie-pop: Federico e Margot superano brillantemente l’ostacolo e ci consegnano dieci canzoni dalle melodie brillanti, che giocano con diversi registri e sonorità come nell’iniziale “Premarin”: ritmo incalzante, testo graffiante e una melodia accattivante che si apre improvvisamente a un suadente ritornello. Altri brani indugiano maggiormente su atmosfere dreamy (“Autumn”) e malinconiche (“Take Care” è un’autentica perla), mentre sorprendono le suggestioni old-fashioned e gli ammiccamenti swing di “Je T’Aime” e “Cats Eat Birds” e convincono perfino quando in “Dance” aprono a sonorità balcaniche. Ricondurre a un’unità estetica questa molteplicità è compito assolto con naturalezza e semplicità dalla splendida voce di Margot, suadente e versatile nell’adattarsi con sicurezza al pop ibrido di Tiger Tiger! che, è bene specificare, non è indicato solamente ai fanatici della Svezia ma ha le carte in regola per convincere anche al di fuori degli angusti confini del genere.