Esce oggi 27 maggio il nuovo album di Olga Bell per One Little Indian / Audioglobe, intitolato Tempo, già preceduto dai video di Randomness e di ATA. Il terzo album in studio per l’artista di origini russe vede la collaborazione di Sara Lucas (Ritual), di Jason Nazary e Gunnar Olsen (Regular). Un album per il corpo e poi per la mente, ha dichiarato la Bell e dove la scrittura arriva dopo la visione di “Paris is burning”, il film di Jennie Livingston uscito negli anni novanta e che racconta la comunità transgender newyorchese. Tra la club culture di venti anni fa e i Portishead (dieta sonora indicata dalla stessa Bell durante la composizione dell’album), i suoni di Tempo sono quelli vibranti e sensuali di un’artista potentemente istintiva.
Olga Bell, biografia
Nata a Mosca e cresciuta in Alaska, Olga Bell è una cantautrice, produttrice e performer con base a Brooklyn ed un prodigioso passato da pianista classica. Dopo la laurea al Conservatorio di Boston, Bell si trasferisce a New York, dove entra in contatto con l’elettronica ed il suo multiforme mondo dalle mille sfaccettature, che inevitabilmente plasmano il suo songwriting. Dalla metà degli anni Duemila inizia una carriera come artista con performance alla Carnegie Hall e al Lincoln Center. Nel frattempo, come metà del duo Nothankyou, produce dance music con il producer britannico Tom Vek e nel 2012 entra a far parte dei Dirty Projectors, dove suona le tastiere nei live.
Nel 2011 esce “Diamonite” a cui fa seguito, nel 2014, “Krai”, un album interamente in lingua russa, definito dal New York Times come un interessante e decisamente ben riuscito esercizio contemporaneo di songwriting elettronico. Nel 2015 esce “Incitation”, l’EP contenente 5 brani in inglese che mescolano l’elettronica alla composizione acustica, ricreando atmosfere tanto drammatiche quanto poetiche.
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