Il rogo di Centocelle dimostra una volta ancora le condizioni di marginalità in cui vivono le comunità rom. Non un corpo solo, ma individui, ciascuno con le sue peculiarità irriducibili, tenuti insieme dal collante di una tradizione antica.
Considerare le comunità rom come un corpo solo è alla base dei pregiudizi più infami che inquadrano, fotografano, individuano “alieni” senza alcuna speranza, definiti come coloro che rubano, quelli che non si integrano e che non a caso sono stati segregati per anni, anche fisicamente, in un ghetto. (n.d.r.)
Gipsy è una compilation curata da Giulia Bertuzzi che fa della contaminazione il suo cuore pulsante. Dal Marocco al Messico, da Cuba al Brasile, ciò che la tiene insieme è il progressivo spostamento di orizzonte, paesaggio che muta con il movimento e la danza.
Per una nuova stagione di inclusione, nel mondo e fuori dalla segregazione dei campi rom.
Gipsy, la playlist