Seguiamo Emil Nava “da sempre”. Un confine retorico ridicolo il “da sempre”, ci rendiamo conto, ma facciamo il verso alla critica militante, quella che si fa le pippe dentro la stanzuccia con i poster di John Belushi e guai a chi glieli tocca.
Emil Nava è un superdirector e ne parliamo da molto tempo. Tra i video di cui abbiamo parlato, sottolineando la sua capacità di mettere insieme formati e immagini che collidono, ridefinendo i confini tra set e spazio virtuale, ci sono: quello di Wild per Jesse J. , Pray for Love per Kwabs, Lost Boy insieme a Ruth B, No more per PRETTYMUCH e il recente River per Eminem e Ed Sheeran.
Il nuovo video diretto per Calvin Harris con il featuring della lanciatissima Dua Lipa (video con 40 milioni di visualizzazioni come minimo) è uno straordinario esempio di decostruzione del set. Nava ricostruisce una fantasia tropicale in studio ed esagera con i green screen saturando al massimo e compenetrando lo spazio fisico, i corpi e gli sfondi senza soluzione di continuità. Allo stesso tempo lascia ben visibili i difetti, come se il lavoro sul keying diventasse improvvisamente lo strumento di un’action painting digitale. Colori che sconfinato, difetti luma e chroma che si mangiano l’immagine; il digitale che si sfalda e che conquista il primo livello dell’immagine, insieme alla performance.