Sophie Diess e Jean-Christophe Saurel, duo di creativi noti sotto il moniker di Soandsau, tornano a lavorare con Joe Goddard (Hot Chip) per la clip di She Burns, il brano di Goddard cantato da Mara Carlyle, artista con la quale Soandsau avevano già lavorato per il video di “I Blame You Not“. Rispetto a quel lavoro e alla loro produzione, molto vicina alle intuizioni del collettivo AB/CD/CD per quanto riguarda l’utilizzo del digitale, Sophie e Jean-Cristophe portano ad una sintesi narrativa più definita l’animazione degli oggetti inanimati che attraversa buona parte della loro videografia, basta pensare al ciclo di commercial realizzati per “Cinema Cinema” dove, per esempio, il foro di una pistola diventa una bocca parlante. In “She burns” Mara entra in un obitorio da morta e viene assistita da due becchini che la trattano con delle iniezioni di liquido imbalsamante, nel frattempo, alcune parti del suo corpo, e in particolare la bocca, tornano in vita e le consentono di cantare. Sul corpo di Mara il lavoro di Sophie e Jean-Cristophe è sorprendente ed è un’applicazione di quella tecnica che ha consentito al duo di animare solamente una porzione dell’immagine. Realizzato con quel linguaggio promozionale che il duo conosce benissimo, il video innesta un perturbante senso di morte che per certi versi ricorda alcune pellicole “scultoree” come Kissed, il film “necrofilo” di Lynne Stopkewich interpretato da Molly Parker. She Burns è stato diffuso in rete in questi giorni, e ha avuto una serie di premiere su testate internazionali, tra cui Pitchfork.
Il video, montato da un giovane e promettente montatore come Paul Hardcastle (niente a che vedere con il suo omonimo, musicista) si può vedere direttamente da questa parte, presso il progetto Passion, ombrello creativo per una serie di videomaker.