La danza sui trampoli mette in relazione lo spettatore con un corpo nuovo in continua trasformazione che ne stimola continuamente l’immaginario.
Lo spettacolo non “descrive” nè “rappresenta” qualcosa. E’ piuttosto una tela astratta, un racconto surreale in cui i movimenti segnano lo spazio e vi rimangono sospesi, creando codici e forme che ricordano una storia, rimandano ad un luogo.
Lo spazio intorno ne è animato, invaso, inquinato; l’immaginario dello spettatore subisce il colpo e lo restituisce sottoforma di rinnovata energia.
I costumi ed il corpo dipinto sono il supporto artefatto che astrae la danza dal mondo reale e la rende metafisica: nei costumi si leggono storie, leggende, racconti onirici, modelli arcaici, narrazioni epiche, fantasie: un videoclip continuo che accompagna la lunga notte della discoteca.
MIXIU nome d’arte, nome reale Miriam Abutori, nata a Roma il 13 Maggio 1967. Comincia a studiare al liceo ma la danza è la prima passione, dalla danza classica a 10 anni si diploma poi approfondisce fino ad arrivare alla danza contemporanea sperimentando anche la danza Butoh, poi studia teatro, canto pop e canto jazz e canto armonico, poi affronta da sola la performance. E’ interessata nel fondere le arti e creare nuovi modi di comunicazione artistica. Fondatrice dell’Accademia degli Artefatti dal ’90, attualmente collabora con la compagnia di danza sistemi altamenti insabili di Alessandra Sini e Antonella Sini. Collabora sia come cantante che come performer con Stefano Savi Scarpone, con Her, con Gerardo Greco, con Enrico Capuano. Collabora crea e lavora con il suo gruppo A.D.A PERFORMANCE lavorando nelle discoteche da 11 anni danzando su trampoli, inventando costumi e scenografie con materiali inusuali lavorando su iconografie storiche. Collabora con pittori come performer, attualmente attiva e propositiva nel campo.