E’ in rete da pochissimi giorni il nuovo video di Sixteen Saltiness, il brano di Jack White tratto dal suo imminente Blunderbuss; ce ne fregherebbe molto poco se non lo avesse diretto uno dei giovani videasti contemporanei più promettenti del panorama internazionale, il giovanissimo (24 anni) Losangelino AG Rojas, già autore del recente video degli Spiritualized “Hey Jane” e di una serie di release tutte legate ad un’anti poetica violentissima e suburbana: Earl per il collettivo OFWGKTA; il bellissimo I’ll take care of you per Gil Scott Heron; Daddy, ovvero il secondo singolo di Emeli Sandé; il più tradizionale (ma sempre coerente in termini di stile documentale e ambientazione suburbana) Hitz per Chase & Status; Sparklers per Rocky Voltolato, video sorprendente che mette in luce il talento e il fortissimo senso dell’inquadratura di Ag Rojas, tanto è costituito solamente da spazi suburbani derealizzati colti in una fase transizionale; lo speculare Beautiful Girl per William Fitzsimmons, dove è il corpo ad occupare lo spazio dell’immagine; Mind Ideas per Jeremy Enigk dei Sunny Day Real Estate. Insieme a due corti (Crown selezionato ufficialmente a Slamdance 2012 e Sick, di cui sono presenti in rete i rispettivi teaser); un paio di brevi documentari sperimentali realizzati tra il 2010 e il 2011 (Julian e Quinn) e l’esperimento per il collettivo di artisti Bare Bones, Sixteen Saltiness sembra una sintesi dello stile prettamente documentaristico di AG Rojas con un incedere musicale e ipperrealista tipico dei videoclip della seconda metà degli anni ’90; da un certo punto di vista non è possibile non pensare ad Harmony Korine anche se Rojas costruisce in questo caso un universo ibrido senza affidarsi in modo predominante alla sperimentazione “materica” sui formati e sul tempo (basta pensare a Workhorse per Bonnie Prince Billy, come “segno” tipico del Korinè Videasta); l’autore di Los Angeles è maggiormente interessato ad una rutilante penetrazione nel sottomondo dei “mutanti”, cogliendone l’essenza più amorale e “necessaria” grazie ad un cinema di poesia declinato con brutale violenza: ” I bambini” – dice Rojas descrivendo il video realizzato per White – “sono i soli esseri umani sopravvisuti mentre Jack è l’ultimo adulto sulla terra, e per questo diventa il loro nemico. Volevo esplorare il resto del mondo e vedere che cosa avrebbero fatto i bambini. Diventare semplicemente selvaggi”. Il video è stato girato a Springfield e come descrive Rojas, filma i bambini in una sorta di incubo suburbano, un horror show post apocalittico. Tanto per capire il modo di filmare del regista Americano, basta fare attenzione alla sequenza realizzata nel deposito abbandonato con il ragazzino afro americano che sfascia ogni cosa; Rojas si è recato con lui nel luogo delle riprese e correndo qualche pericolo in più in termini di sicurezza, lo ha lasciato libero di fare quello che voleva.
AG Rojas su vimeo
Ag Rojas, sito ufficiale