Bryan M. Ferguson è un talentuoso regista scozzese con un’occhio particolarissimo e riconoscibile. Attratto dal microcosmo umano, unisce gli aspetti prosaici dell’esistenza alla manifestazione dello straordinario. I suoi sono video sporchi, suburbani e a tratti sottilmente disturbanti, ma anelano sempre verso una rivelazione dalle caratteristiche straordinarie.
Basta vedere le sue clip per Sega Bodega, quelle splendide realizzate nel 2020 per Fish Narc, per essere proiettati immediatamente in un mondo notturno, tanto riconoscibile quanto imprevisto.
Non differisce la nuova clip realizzata per Arab Strap intitolata ‘Here Comes Comus!
“Quando ho sentito per la prima volta le liriche del brano scritte da Aidan, la mia mente è stata rapidamente gettata in una torbida fossa di assoluta dissolutezza e volevo davvero che il video fosse una storia di eccessi che corrispondesse non solo ai testi ma all’intera mitologia di Comus che è il dio ribelle della festa che rappresenta più o meno l’anarchia e il caos – ha dichiarato il regista – Ho sentito che il video aveva bisogno di esplorare questi temi di eccessiva indulgenza proprio come il protagonista. Volevo far sentire lo spettatore sporco e forse persino disgustato dal proprio godimento delle immagini“.