Un chien andalou di Bunuel, le lacrime di Stéphane Audran in “Le boucher” di Chabrol, il pianto del bambino chapliniano, i palloncini di Albert Lamorisse, la “Melancholia” di Von Trier. Sono alcune delle immagini utilizzate da Charlotte Gainsbourg per il primo video da lei realizzato e diretto per la promozione del suo prossimo album intitolato “Rest”, sorta di racconto diaristico in forma cut-up, dove si intreccia la riflessione sull’infanzia con quella del tempo presente. Questo ri-mettere in scena il vissuto emerge nei due videoclip diretti dalla musicista e attrice francese.
“Rest” è found footage creativo e imposta l’immaginario dell’artista cercando nell’immagine e tra le immagini un andamento che segua quello del brano, non solo in termini ritmici ma anche semantici.
Charlotte Gainsbourg – Rest (Official Music Video) Dir: Charlotte Gainsbourg
Lo studio diventa la stanza dell’alchimista e luogo da dove potersi inventare storie mnestiche, riflessioni sulla memoria, variazioni visivo-musicali sulla propria vita.
Charlotte Gainsbourg – Deadly Valentine (Official Music Video) – Dir: Charlotte Gainsbourg
Interpretato da Dev Hynes, il secondo video non è così diverso dal primo. Se “Deadly Valentine” sceglie un tracciato narrativo più tradizionale, seguendo il percorso di vita di una coppia di innamorati, in un viaggio verso l’altare mostrato attraverso più falde temporali, anche in questo caso la memoria e il tempo vengono rappresentati con una prevalenza del “loop” visivo, la ripetizione di un gesto congelato che diventa ritmico ma anche filosofico. Totalmente “freezed” oppure “framed”, i ricordi della Gainsbourg, anche quando sono dolci come in questo caso, nel confronto con la morte conservano l’allure perturbante, chiusa, immaginale e virtuale delle sinapsi chimiche che regolano la relazione tra memoria e attività del cervello.