Il sogno, l’irrazionale nel plausibile o il sabotaggio dei parametri che sostengono il “reale”. Nella relazione, dichiarata, con gli oggetti dell’infanzia che assumono proporzioni iperboliche, l’arte di Tommaso Buldini ha più di un punto di contatto con lo straniamento percettivo del surrealismo. Eppure il suo tratto suggerisce quella sopraffazione dell’uomo agli elementi che emerge dalla pittura nordica del cinquecento, di cui le sue illustrazioni sembrano rileggerne alcune istanze.
Ma non ci sono i volumi del rinascimento, i suoi sono corpi bidimensionali, brutali e primitivi, che non inseguono mediazioni formali. Se si osservano le sue intricate illustrazioni, ci si perde nella fantasiosa stratificazione dei livelli, per poi ritrovarsi in quel tratto rituale che ad un occhio infantile consente di collocare orrore e meraviglia sullo stesso piano.
Non sono molti i video musicali che Buldini ha realizzato oltre e al di là della sua ricca produzione pittorica e grafica, ma contengono tutti un movimento essenziale che rende la combinazione con la musica un vera e propria avventura percettiva.
Dopo Luna Araba, il brano di Colapesce / Dimartino condiviso con Carmen Consoli pubblicato lo scorso maggio, continua la collaborazione con i musicisti siciliani con la clip di Noia Mortale, pubblicata oggi 8 settembre 2020 e tratta dal nuovo lavoro dei due musicisti, il primo scritto a quattro mani e intitolato “I Mortali“.
Dal testo allusivo dei due autori, Buldini produce un brulicante mondo polisemico inventandosi la sua personale arte pagana, un’anti-metafisica beffarda e ludica, crudele come il gioco di un bambino che governa indisturbato il proprio mondo.
Colapesce e Dimartino – Noia Mortale – Dir: Tommaso Buldini / Silvia Governa