Laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2020, Ingrid Pegoraro affronta un percorso incentrato sullo studio della composizione, con particolare attenzione alla forma, i fenomeni luminosi, la sezione aurea e la natura. Illustratrice e animatrice mette al centro della sua ricerca i fiori: “La mia passione è cominciata in Messico – ci ha detto – paese circondato dalla natura, dove i fiori mi hanno insegnato a comunicare un’emotività molto precisa“
Con uno stile minimalista e caratterizzato da segni puliti, Ingrid predilige il bianco e nero, ispirandosi alla filosofia di Jagadish Chandra Bose, “Il creatore del crescografo – ha specificato – una macchina in grado di individuare lo stato emotivo delle piante“
C’è una cura botanica anche nel lavoro tra sound design e documentazione realizzato durante la quarantena. écoute raccoglieva infatti le testimonianze di diverse persone rispetto al periodo di isolamento, facendo letteralmente fiorire il loro piccolo mondo in un ecosistema più complesso. Le voci diventano suono, ma anche immagine animata, come negli esperimenti tra suono, materia e grafemi di Tanya Harris con le sue incursioni nella cimatica, ovvero lo studio degli effetti morfogenetici delle onde sonore
Suono, colore, movimento, sono quindi le caratteristiche che influenzano il lavoro sperimentale della Pegoraro e in questo contesto si situa l’omaggio a Gertrud Grunow. Così mentre ne celebra le teorie sull’armonizzazione, si inventa un ambiente meditativo audiovisivo con l’iuto di Samuele Nestola (aka SMET) per la parte di sound design.
Evoluzione di questa dimensione animata sinestetica è il lavoro con lo stop motion, sperimentato per il videoclip di “Feel like home”, nuovo singolo del cantautore Marco Silvestri. Storia d’amore affrontata con il consueto minimalismo della forma e l’attenzione al mondo floreale.