sabato, Novembre 2, 2024

Float – She Appeared as a Ghost: la musica e il video di Alessio Bosco

Il mare, l’elettricità, gli strumenti acustici e l’elettronica come concezione compositiva più che come scelta timbrica. Ascoltando il bel debutto solista di Float aka Alessio Bosco, Vengono in mente le prime uscite dei Labradford (Prazision, A Stable Reference) e il loro ambient quasi organico tra i suoni della natura e le interferenze di un’elettrostatica morbida, evanescente. Gli ingredienti e le suggestioni dell’album uscito per Seahorse Recordings sono in realtà molteplici, ma ci piace descriverli in modo sintetico, nell’incessante lotta tra descrizione ed espressionismo.
Nella sempre più frequente tendenza dei musicisti a trasporre sul piano visivo il proprio universo sonoro, facendo da soli e senza ricorrere a videomaker o a case di produzione specializzate, tendenza nient’affatto marginale e assolutamente specifica anche sul piano storico e di cui parleremo presto in modo più sistematico, Alessio Bosco, come Femina Ridens, Beatrice Antolini, Chad Vangaalen (per citare alcuni esempi diversissimi tra loro ma tutti assolutamente riusciti) realizza il video di “She Appeared as a Ghost” costruendo una relazione diretta con la sua musica, fatta di apparenze e incuneata nel rapporto stretto tra immagine e memoria. L’immagine in questo caso potrebbe essere quella di un fantasma, come suggerisce il titolo, nel tentativo di afferrare l’intangibile e la luce, come accadeva nella prima Dagherrotipia. Al tempo necessario per la sensibilizzazione delle lastre, si sostituisce la progressiva scansione del movimento di un’immagine digitale, sottoposta alla corruzione di una seconda, terza o quarta “generazione” rispetto alla sorgente, un processo che nella sostanza e nei risultati ricorda le successive duplicazioni di una VHS fino alla perdita dei valori colorimetrici e all’alterazione della luminanza. 

“She Appeared as a Ghost” è una vera e propria “ipovisione”, coerente con le impressioni bianconere della musica di Float dove nell’esperienza dell’ascolto sembra di aver afferrato un suono quando questo è già altrove. Qui l’immagine è sul confine incerto tra mente e realtà, senza che ci sia data la possibilità (fortunatamente) di capire se la prima precede la seconda.  

Float – She appeared as a ghost – Dir: Alessio Bosco

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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