Il sodalizio tra Colapesce e Zavvo Nicolosi del collettivo Ground’s oranges è ormai solido. Abbiamo già parlato dei bei video di Totale e Sospesi. “Maometto a Milano” potrebbe essere una fantasia Houellebecqiana ispirata al suo recente “Submission”, ma Nicolosi sceglie di lavorare per contrasto con le liriche di Urciullo che sono più radicate nella disamina del pregiudizio occidentale. L’occidente nel video entra attraverso i “devices” del consumo comune, i videogames, e la rappresentazione dello stato islamico che baratta quel sistema con l’orrore. Tra la violenza contro le minoranze e l’omofobia senza appello, lo specchio è anche per noi.