“Nella Giungla” è il primo singolo estratto da “LIFE“, nuovo album di Marco Parente in uscita il prossimo 23 ottobre. In parallelo alla rotazione radiofonica del brano, il video ufficiale diffuso attraverso il canale youtube dell’artista apolide toscano.
«Ho messo insieme una serie infinita di GIF – spiega Parente – partendo sempre da uno scatto, lavorandole con una tecnica assai rudimentale d’animazione. In seguito, ho affidato tutto il materiale a Samuell Calvisi (il graphic designer con cui lavoro da anni e che ha curato tutto il progetto di “LIFE”) che lo ha montato mischiando e giocando spesso con i possibili vari formati, quasi mai a tutto schermo, creando così una specie di viaggio orizzontale in avanti, dentro e fuori le mie immagini-Matrioska» (fonte CS Red&Blue)
Parte del materiale e delle immagini che sono confluite nella cornice della clip, erano già disponibili nella forma di pura “Net.art” sul canale instagram di Marco Parente dove allo scatto con successiva elaborazione digitale, veniva applicato un titolo secondo un processo combinatorio e poetico: “Autoritratto Guernicioso” (Polpastrello pixelato su selfie) , “Paesaggio Esclamativo”, “FILACODA”, “Nuove unità di misura” (Polpastrello pixelato su paesaggio selfie), “Solo i sogni vanno dove vogliono” (polpastrello pixelato su foto).
Video di poesia allora, se si assume la definizione pasoliniana di una lingua percepibile, di un mezzo evidente e materico, di un insieme di segni tra sogno, memoria e concretezza oggettuale. Che in questo caso è il digitale con tutte le cicatrici del dispositivo ben visibili. Parente lo spiega in modo chiaro quando parla del lavoro svolto insieme a Calvisi nell’evitare l’uniformità della cornice. Oltre l’animazione GIF, dove già è presente la collisione tra pixel ed intervento manuale, c’è anche quella di uno spazio che cerca di ec-cedere i confini dell’inquadratura o del ritratto, se preferite. Anch’esso animato, muove l’interno verso l’esterno. E viceversa.